Il mandato è stato promosso dal procuratore della Corte penale internazionale Karim Ahmad Khan. Stesso provvedimento per il ministro della difesa israeliano e per tre leader di Hamas. Tutte le reazioni
L'AJA - Era atteso da qualche giorno e ora è arrivato. Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Ahmad Khan ha chiesto un mandato d'arresto per il premier israeliano Benjamin "Bibi" Netanyahu e per il suo ministro della Difesa Yoav Gallant.
I due sono accusati di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, segnatamente di “affamamento deliberato di civili”, “uccisione intenzionale” e “sterminio e/o omicidio”. La stessa richiesta d'arresto, sempre per crimini contro l'umanità e crimini di guerra, è stata spiccata anche per il capo di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar, il comandante in capo dell’ala militare di Hamas, nota come Brigate Al-Qassam, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (noto come Deif) e il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. Contro i leader di Hamas viene mossa anche l'accusa di “sterminio”, “stupro e altre forme di violenza sessuale” e “presa di ostaggi come crimine di guerra”.
“Sulla base delle prove raccolte ed esaminate dal mio Ufficio - ha spiegato il Procuratore in una nota - ho ragionevoli motivi per ritenere che Benjamin Netanyahu, il Primo Ministro di Israele, e Yoav Gallant, il Ministro della Difesa di Israele, abbiano la responsabilità penale per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi nel territorio dello Stato di Palestina (nella Striscia di Gaza) almeno dall’8 ottobre 2023”.
Quella del magistrato, è bene precisarlo, è una richiesta d'arresto che ora dovrà essere valutata dai tre giudici che compongono la Camera preliminare. A loro spetta la decisione se dare seguito o meno alla richiesta del procuratore Khan
"È uno scandalo. Questo non fermerà né me, né noi". Queste le parole con la quali il premier Benyamin Netanyahu, ha commentato la notizia.
"Mettere i leader di un paese che è andato in battaglia per proteggere i suoi cittadini sulla stessa linea dei terroristi assetati di sangue è cecità morale. Accettare la richiesta del procuratore generale sarebbe un crimine storico". Questo invece il commento del membro del gabinetto di guerra Benny Gantz, che solo poche ore fa aveva sfidato pubblicamente Netanyahu, chiedendogli una svolta nella guerra con la minaccia di abbandonare il Governo.
La richiesta del procuratore della Corte penale internazionale dell’Aja "mette sullo stesso piano la vittima con il carnefice". Lo ha detto - citata dai media internazionali e ripresa da Haaretz - una fonte di Hamas secondo cui questo "incoraggerà la continuazione della guerra di sterminio".