Il consigliere nazionale: "Necessario lanciare un segnale e dare alla Magistratura gli strumenti per intervenire"
BERNA – Lo stalking dovrebbe essere inserito nel Codice penale come reato. Lo ha deciso ieri la Camera del popolo a Berna. Sulla questione dovrà ora esprimersi il Consiglio degli Stati. Intervistato da TeleTicino, il consigliere nazionale e membro della Commissione degli affari giuridici della Camera bassa Simone Gianini ha definito la scelta della Camera del popolo "un significativo primo passo in avanti".
"La Svizzera - aggiunge - non aveva nel Codice penale una fattispecie che indicasse la punibilità dello stalking. Sono situazioni che si verificano sempre più spesso, soprattutto in questa era tecnologica. Era doveroso lanciare un segnale. Non è mai facile spiegare alle vittime di stalking perché la Magistratura non interviene. Ritengo doveroso e giusto dare anche alla Magistratura gli strumenti per intervenire anche in queste casistiche".
Anche il Consiglio Federale, inizialmente contrario, ha riconosciuto la necessità di inserire il reato di stalking nel codice penale, pur mettendo in guardia dal creare aspettative troppo alte. "Il fatto che lo stalking sia punibile non significa che il problema scompaia", ha affermato il ministro della giustizia Beat Jans.
"Sarà comunque difficile valutare caso per caso. Inoltre, la mole di lavoro e i costi per le autorità inquirenti potrebbero aumentare".