Il fondatore di Tesla dice di essere stato ingannato quando il figlio Xavier (oggi Vivian) ha deciso di avviare una transizione di genere
SAN FRANCISCO - "Mio figlio è stato "ucciso" dalla cultura woke e io la distruggerò". È una vera e propria dichiarazione di guerra quella che Elon Musk ha rilasciato durante un'intervista concessa al Daily Wire. Il fondatore di Tesla e padrone di X, ha rivelato i particolari che lo portarono ad acconsentire nel 2022 alla transizione di genere di suo figlio Xavier, oggi Vivian Jenna Wilson.
"Sono stato inizialmente indotto a firmare documenti per uno dei mie figli più grandi, Xavier. Questo prima di capire cosa sarebbe accaduto. C'era il Covid e c'era molta confusione e mi è stato detto che se non avessi firmato Xavier avrebbe potuto suicidarsi", ha premesso l'imprenditore.
Ma, ha aggiunto, "nessuno mi aveva informato che i farmaci per bloccare la pubertà erano in realtà per la sterilizzazione. Sono stato indotto con l'inganno a firmare i documenti".
"Essenzialmente - ha concluso Musk - ho perso mio figlio. Lo chiamano 'deadnaming' per un motivo, perché tuo figlio è morto. Mio figlio è morto ucciso dalla cultura woke".
Tanto per non incorrere in fraintendimenti, Vivian è viva e vegeta. I rapporti con il padre sono sempre stati tumultuosi, tanto che nel 2022 la ragazza, oltre a cambiare sesso, ha deciso anche di assumere un altro cognome per non venir associata al genitore.