Dura la reazione degli esponenti dem: “C’è un limite alla decenza ed è stato ampiamente superato. Parole disdicevoli che offendono la memoria delle vittime della strada”
MILANO - Vittorio Feltri ci ha abituato ad affermazioni forti, sopra le righe, ma stavolta è andato oltre. “A Milano, quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili. I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti". Così si è espresso il direttore editoriale de Il Giornale e consigliere regionale di Fratelli d'Italia durante l'evento per i 50 anni del quotidiano. La polemica non tarda ad arrivare, l'opposizione s’indigna e chiede le sue dimissioni.
Dura la reazione degli esponenti dem: “Un Consigliere regionale che usa parole come queste non può continuare a svolgere il suo incarico. Ci deve essere un limite alla decenza, e Feltri l'ha ampiamente superato. Siamo al fianco di tutte le famiglie delle vittime della strada”, affermano Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana, e Silvia Roggiani, deputata e segretaria Pd Lombardia, e chiedono pubbliche scuse e un passo indietro da parte del direttore.
"Le parole di Vittorio Feltri sono disdicevoli, spiace che una persona che ha anche un ruolo istituzionale si lasci andare a ciniche provocazioni, che offendono la memoria di cittadini che hanno perso la vita”. Così Pierfrancesco Majorino, capogruppo in Consiglio regionale e componente della segreteria nazionale Pd, che aggiunge: “C’è da vergognarsi, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi il presidente Fontana".
Del medesimo avviso anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Lombardia, Nicola Di Marco: “Le parole pronunciate dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Feltri, sono istigazione alla violenza. Ci aspettiamo che Fratelli d'Italia, il partito che Feltri rappresenta, prenda immediati provvedimenti e lo allontani dalle istituzioni".