Il dato, nettamente superiore alle attese degli analisti (che prevedevano 825 milioni) soddisfa il Ceo Sergio Ermotti: “Progrediamo nell'integrazione di Credit Suisse, rimanendo dediti nel perseguire i nostri obiettivi di costo ed efficienza”
ZURIGO - UBS chiude il terzo trimestre del 2024 con un utile netto di 1,43 miliardi di dollari, un dato nettamente superiore alle attese degli analisti, che prevedevano 825 milioni di utile. Da inizio anno, il colosso bancario elvetico ha accumulato utili per 4,32 miliardi di dollari. In crescita anche i ricavi operativi (+5%, a 12,33 miliardi di dollari) e il rapporto costi/utile, che raggiungendo l'83,5% con 3,5 punti percentuali in tre mesi.
Per quanto riguarda la gestione patrimoniale internazionale, la banca ha beneficiato di un afflusso di denaro fresco per 25 miliardi di dollari, il patrimonio in gestione è aumentato del 15%, raggiungendo circa 6200 miliardi. Le spese sono state ridotte di circa 800 milioni di dollari grazie al programma di risparmio dell’Istituto. Nel comunicare i risultati, UBS ha sottolineato anche l’evoluzione positiva del progetto di integrazione di Credit Suisse, che ha compiuto ulteriori passi avanti. Secondo quanto afferma il CEO Sergio Ermotti, “i rischi sono stati limitati e gli obiettivi di costo ed efficienza sono stati perseguiti in modo disciplinato”.
La banca fa sapere infine che in ottobre è stata completata la prima fase dell'assorbimento dei conti dei clienti di Credit Suisse in Lussemburgo e a Hong Kong. Singapore e Giappone dovrebbero seguire entro la fine dell'anno, poi sarà la volta della Svizzera nel 2025.