CRONACA
Rimettersi in forma dopo le feste: il digiuno intermittente e la dieta della longevità secondo Valter Longo
Quale schema seguire per vivere più a lungo e meglio? Il celebre biochimico spiega i segreti di un’alimentazione che rallenta l’età biologica e favorisce la salute
ChatGPT

Passate le feste, è tempo di rimettersi in forma. Tra le tante strategie per migliorare la salute e mantenere il peso ideale, il digiuno intermittente è ormai una pratica diffusa. Ma quale schema è meglio seguire? E quali benefici può offrire? Valter Longo, biochimico di fama mondiale, in un’intervista al Corriere della Sera, offre alcuni interessanti spunti alla scoperta di un approccio alimentare che punta non solo alla longevità, ma anche a una qualità di vita superiore.

Vivere più a lungo non basta: ciò che conta davvero è vivere meglio. Valter Longo, professore di Biogerontologia e direttore dell'Istituto sulla Longevità alla USC di Los Angeles, ha dedicato la sua carriera a studiare la relazione tra alimentazione e invecchiamento. Le sue ricerche hanno rivoluzionato il concetto di dieta, trasformandola in un vero e proprio strumento di prevenzione e benessere.

La scoperta del digiuno "modificato"

Longo consiglia un digiuno intermittente che si discosta dallo schema classico 8:16. Piuttosto che digiunare per 16 ore, suggerisce una pausa alimentare di 12 ore, sempre facendo una colazione sostanziosa. Secondo gli studi, questo approccio è più sostenibile e riduce l'infiammazione senza compromettere il metabolismo.

La dieta della longevità

Dai 20 ai 70 anni, Longo propone un regime pescetariano ricco di verdure, legumi, frutta secca e olio d'oliva, limitando invece l'assunzione di zuccheri e proteine animali. Tra le sue indicazioni, un ruolo centrale è attribuito al pesce (3-4 volte a settimana) e alla moderazione nel consumo di frutta zuccherina.

La dieta “mima digiuno”: una terapia alimentare

Oltre alla dieta quotidiana, Longo ha ideato la "dieta mima digiuno", una formula vegana di 800-1000 calorie, ricca di grassi sani e povera di zuccheri e proteine. Da seguire per cinque giorni consecutivi, questa dieta aiuta il corpo a rigenerarsi e riduce l’età biologica, come dimostrato dai test clinici. Per chi è in salute, bastano due cicli all'anno; per i diabetici, può essere necessario un protocollo più intensivo. L'obiettivo delle diete di Longo non è solo quello di vivere più a lungo, ma di ridurre l’incidenza di malattie croniche come diabete, Alzheimer e obesità. Attraverso un’attenta misurazione dei marcatori biologici, i pazienti possono monitorare i progressi e verificare l'efficacia dell'approccio.

In conclusione, l’approccio di Longo dimostra che la longevità non è un traguardo irraggiungibile, ma il risultato di uno stile di vita consapevole, basato su alimentazione equilibrata, movimento regolare e attenzione alla salute metabolica. Dopo le abbuffate natalizie, potrebbe essere il momento perfetto per iniziare.

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