L'avvocato Pasi commenta le novità emerse nell'inchiesta sul sindaco di Bioggio oggetto di istanze probatorie
Eolo Alberti passa al contrattacco. Il sindaco di Bioggio (sospeso ma non dimissionario), indagato per reati finanziari, ha inoltrato nelle scorse settimane al Ministero pubblico alcune istanze probatorie. Lo ha raccontato oggi LaRegione. Istanze che dimostrerebbero che tutti gli azionisti sarebbero stati non solo al corrente ma anche concordi sul progetto edilizio della Hospita Suisse Anesthesia Care, società della quale Alberti era direttore amministrativo, oltre che azionista. Proprio i fondi provenienti dalla società per la costruzione di uno stabile commerciale a Bioggio, va ricordato, sono al centro dell’inchiesta.
Tra fine dicembre e inizio gennaio il legale di Alberti, l’avvocato Pierluigi Pasi, ha inoltrato, come detto, alcune istanze probatorie con documenti che potrebbero scagionare il sindaco dalle accuse. La prima istanza riguarda un contratto di lavoro precedentemente irreperibile e per la cui assenza la procuratrice Chiara Borelli contesta il reato di appropriazione indebita, in relazione con l’ammontare della retribuzione di Alberti.
Sui tavoli della Procura è dunque arrivato un contratto che sarebbe più recente rispetto a quello sul quale la procuratrice ha basato le sue accuse.
Secondo Alberti, qualcuno avrebbe di proposito fatto sparire il contratto che attestava bonus e benefici. Questo sarebbe avvenuto in seguito alla sua uscita dalla società, dunque a fine 2023, quando la sede è stata spostata da Cimo a Bioggio. Una denuncia penale contro ignoti è stata inoltre presentata prima di Natale, per reati contro l’onore, in quanto alcuni punti cardine della segnalazione anonima pervenuta a maggio 2024 al procuratore generale Andrea Pagani tramite la Sezione reati finanziari della Polizia giudiziaria sarebbero falsi.
“Allo stato attuale nell’interesse di chi assito non posso né voglio rilasciare dichiarazioni o fornire informazioni su procedimenti penali che sono in corso – dice a liberatv l’avvocato Pasi, che per ora non va oltre -. Posso solo dire che questa vicenda nel suo complesso denota oggettivamente delle singolarità sulle quali il mio cliente legittimamente vuole che sia fatta piena luce, anche a sua difesa e tutela”.
L'avvocato Fornara, legale del dottor Claudio Camponovo, azionista di minoranza di Hospita Suisse, contattato dal Corriere del Ticino, ha detto di aver appreso dall’articolo della Regione dell’esistenza di nuovi documenti: “Sono curioso, andrò certamente a vederli. Ma faccio fatica a credere che contengano elementi nuovi e stravolgenti, anche perché tutto quanto è emerso finora nel corso dell’inchiesta conferma la tesi accusatoria”.
Il legale esprime inoltre sorpresa per le tempistiche con cui i nuovi documenti sono stati prodotti: “Sono asseritamente importanti ma vengono a galla dopo sei mesi e senza che la Polizia li abbia trovati nel perquisire la casa di Alberti, gli uffici della Hospita e la fiduciaria a cui la Hospita si appoggiava. Le pare che chi ha documenti del genere e si trova in carcere non li produce quanto prima?”.