Prosegue a ritmo serrato l’inchiesta della procuratrice Chiara Borelli, che ha ora coinvolto anche la moglie del sindaco di Bioggio e un azionista
LUGANO - Si allarga l’inchiesta che coinvolge il sindaco di Bioggio Eolo Alberti, arrestato con le ipotesi di reato di amministrazione infedele e appropriazione indebita. Oltre a lui e al contabile 38enne divenuto amministratore unico di Hospita Suisse Anesthesia Care SA (Hospita) entrambi attualmente in carcerazione preventiva, altre due persone sono indagate a piede libero. Lo scrive oggi la Regione, indicando che si tratta della moglie di Alberti e di un azionista della Hospita, cittadino italiano.
L’uomo, interrogato ieri dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, è divenuto azionista di maggioranza dopo che Alberti ha ceduto le proprie quote nel novembre 2023 al momento della sua nomina nel Cda dell’Ente Ospedaliero Cantonale. Intanto, l’azionista di minoranza di Hospita, Claudio Camponovo, si è costituito accusatore privato.
Ancora non si sa chi abbia segnalato le presunte malversazioni di Alberti al Ministero pubblico, ma pare risalgano ai primi di luglio.
Intanto, alla luce delle dichiarazioni del presidente leghista dell’Eoc Paolo Sanvido, che aveva sollevato dubbi sull’opportunità di nominare Alberti nel Cda dell’Ente, e dell’interrogazione firmata dai deputati del MPS Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini, la Regione ha chiesto una presa di posizione al Ministro e coordinatore della Lega Norman Gobbi: “Il nome di Eolo Alberti è stato deciso democraticamente dal Consiglio esecutivo della Lega”, afferma il consigliere di Stato leghista. “In governo – aggiunge – abbiamo quindi dato seguito alla volontà espressa dal Consiglio esecutivo, inserendo nel messaggio indirizzato al Gran Consiglio il nome di Eolo Alberti fra quelli proposti dal Consiglio di Stato per il rinnovo del Cda dell’Ente ospedaliero. Per il resto, attendo l’esito dell’inchiesta penale”.