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Liscio e macchiato
16.01.2024 - 08:400
Aggiornamento: 17.01.2024 - 11:24

L’allarme dei sindacati sulla RSI, la tassa sui frontalieri e le polemiche sulla ristoratrice suicida

Con Giangiorgio Gargantini parliamo anche dell’incontro tra Governo e Gestione sul preventivo, di Zelensky in Svizzera, della vittoria di Trump nello Iowa

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Ieri i sindacati hanno lanciato l’allarme sul canone, che nell’intenzione del Consiglio federale dovrebbe passare dagli attuali 335 franchi a 300 franchi in due tappe entro il 2029. Un’opzione alternativa all’iniziativa popolare “200 franchi bastano”, ma che per la RSI significherebbe la perdita di 150/170 posti di lavoro a tempo pieno. E le reazioni di chi sostiene la riduzione del canone non sono mancate, da Piero Marchesi e Lorenzo Quadri. È il tema di apertura di Liscio e Macchiato.

Con il sindacalista Giorgio Gargantini parliamo anche del preventivo del Cantone, con l’atteso incontro in agenda questa mattina tra Governo e Commissione parlamentare della gestione e in vista della manifestazione di sabato a Bellinzona. Partiamo dall’editoriale di Gianni Righinetti sul Corriere del Ticino e dal post pubblicato ieri sera su Facebook dal capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli.

Un altro tema che divide, e del quale Gargantini si sta occupando insieme ai sindacati italiani, è la tassa sulla salute che Roma ha deciso di imporre ai frontalieri per tamponare la fuga verso il Ticino di medici e infermieri piemontesi e lombardi.

Prosegue oggi la visita in Svizzera del presidente ucraino Zelensky e la notizia di ieri è che la Confederazione è pronta a impegnarsi per l’organizzazione di un vertice “per una pace giusta in Ucraina” coinvolgendo anche la Cina.

Sempre sul piano internazionale, Donald Trump ha stravinto la prima tappa delle primarie americane nello Stato dello Iowa, proponendosi come l’unica alternativa forte a Joe Biden.

Mentre in Italia è scoppiata una polemica feroce dopo il suicidio di Giovanna Pedretti, la ristoratrice del Lodigiano accusata di aver pubblicato una recensione fake sul suo locale per farsi pubblicità. Nella bufera social sono finiti ieri la giornalista Selvaggia Lucarelli e il suo compagno, lo chef Lorenzo Biagiarelli, che per primo ha sollevato dubbi sull’autenticità del post. Dubbi che hanno scatenato una “shitstorm” sulla ristoratrice, trovata morta nel fiume Lambro. E oggi la Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta contro ignoti per istigazione al suicidio. Per restare sempre aggiornati con le notizie principali di Liberatv.ch, iscriviti gratuitamente al canale Whatsapp (clicca qui) - E ricordati di attivare la campanella.... 

 

 

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