Intervista "extra lavorativa" con il direttore dell'AITI che ci parla della sua grande passione: l'heavy metal
LUGANO - Forse sarà un luogo comune, o forse l’austerità alla quale costringe la cravatta, ma se si dovesse immaginare la musica preferita da un dirigente, un politico, un manager, verrebe quasi spontaneo vederlo rilassato sulle note di Mozart o Beethoven.
Per questo quando Stefano Modenini, direttore dell’AITI, nella scheda personale nel suo blog di liberatv.ch scrive che tra i suoi hobby c’è la musica heavy metal, ci siamo detti: “yeah!”.
Signor Modenini: potevo immaginare di tutto ma non che fosse un metallaro.
“Ebbene sì lo confesso sono un metallaro”
Gruppi preferiti?
“Beh Iron Maiden, Van Halen, AC-DC, Kiss…”
Mitici! Quindi mi faccia capire: anche lei è uno di quelli che al mattino, fingendo di imbracciare una chitarra, si mette davanti allo specchio e comincia a muovere il piede alla Angus Young (chitarrista degli AC-DC, ndr)?
“Certo! Come un vero metallaro. L’heavy metal, soprattutto quello più melodico di fine anni Settanta e quello degli anni Ottanta, è la mia musica. Una passione che coltivo ancora oggi”.
Ma era un tipo da pogo durante i concerti (“ballo” metal, ndr)?
“No ero uno di quelli tranquilli”.
Concerto più bello?
“Non ce n’é uno in particolare. Erano tutti spettacolari! Ricordo gli Iron in Germania, gli ZZ Top a Zurigo. Oppure i concerti dei Kiss. Loro sì che erano dei pazzi, oltre al modo di vestirsi e di pitturarsi la faccia, ricordo che al cantante piaceva lanciarsi da palco”.
A proposito di abbigiamento, il suo com’era?
“Capello lungo ma non troppo visto che erano ricci, chiodo d’ordinanza con pezza degli Iron sulla schiena, jeans vagamente stretto…”
Con le scarpe da basket nere?
“No, io preferivo gli stivaletti a punta possibilmente con sperone”.
Senta ma oggi in che occasioni ascolta il “metallo pesante”? Per caricarsi prima di una trattativa con i sindacati? O magari per sfogarsi?
“Mi piace ascoltarla sempre, appena ne ho l’occasione. Ma visto che non piace a tutti, soprattutto a casa, alla fine va a finire che la ascolto soprattutto quando sono in macchina. E lo faccio a volumi inenarrabili! Capita anche anche in ufficio ma a livelli di volume accettabili, se no le signorine si spaventano”.
Yeah!
IC