E ieri sera il sindaco ha incrociato Marco Borradori all'aperitivo degli ufficiali a Palazzo. "Io ero ufficialmente invitato, a differenza di altri". Borradori replica: "L'invito l'avevo anch'io"
di Marco Bazzi
LUGANO – “Patrizia Pesenti? Una bella figura, di grande equilibrio, mi ha fatto molto piacere il suo discorso su Lugano. È una persona intelligente che riconosce i meriti degli altri e che potrebbe contribuire a consolidare il lavoro che abbiamo fatto in questi anni per la Città. Pesenti è la prova che un socialista non deve per forza di cose avere in mano il kalashnikov. La stimavo e la stimo e, ripeto, potrebbe essere utile a Lugano”.
Così il sindaco Giorgio Giudici il giorno dopo la candidatura ufficiale di Patrizia Pesenti, accompagnata con un discorso dedicato a Lugano, alle bellezze, alle ricchezze, alle opportunità che offre. Una sorta di città ideale, Lugano, per l’ex consigliera di Stato.
E Giudici plaude. Lui che, ieri sera, mentre il PS snocciolava a Cadro la lista per le elezioni di aprile, era a Palazzo civico all’aperitivo degli ufficiali dove si è trovato faccia a faccia con Marco Borradori. A chi insinua che a quell’appuntamento mondano con le divise lui non si faceva mai vedere, Giudici replica: “Non è vero, ci sono andato diverse volte, e al contrario di altri ieri sera ero ufficialmente invitato”. Stoccatina di fioretto a Borradori.
A chi ha letto la sua presenza all’aperitivo come conferma della volontà di ricandidarsi, Giudici risponde: “Nulla di deciso, ancora. Aspettiamo il 13 dicembre”.
Insomma, sulla candidatura o non candidatura il sindaco continua a fare la sfinge, come prima di lui hanno fatto Marco Borradori e Patrizia Pesenti. C’è un giorno per dire le cose e quel giorno, per il sindaco, è giovedì prossimo.
La replica di Borradori
E qui, va inserita un'aggiunta: dopo aver letto questo articolo, Marco Borradori ci ha chiamati per dire: "L'invito l'avevo eccome per l'aperitivo degli ufficiali. Da parte del presidente Roberto Badaracco. È vero che a rappresentare il Governo c'era Paolo Beltraminelli, ma io ero invitato personalmente dal presidente del Circolo. Non vado mai in posti dove non sono invitato".
Martino Rossi: "Da Patrizia un discorso ecumenico"
Di Pesenti dice bene, ovviamente, anche Martino Rossi, che in questi mesi ha coordinato la commissione che ha composto la lista socialista per il Municipio. Condivide l’opinione di chi, sentendo le parole di Pesenti ha avuto l’impressione che fosse quasi un discorso da “candiato sindaco”.
“Anche se non ci illudiamo di poter fare a Lugano quel che abbiamo fatto a Bellinzona con Mario Branda – dice -. Comunque Patrizia ha scelto di fare un discorso molto trasversale, quasi ecumenico. Sicuramente non di lotta, ma sappiamo che lei è capace di confrontarsi anche duramente, e lo abbiamo visto, quando ci sono in gioco cose importanti. Se le sue parole aiuteranno il PS a raccogliere più voti a Lugano, ben vengano. L'obiettivo è riconquistare un secondo seggio in Municipio, l'ho detto”.
A Rossi va bene anche la presenza in lista di Edoardo Cappelletti, candidato del Partito comunista, che ha soffiato il posto in votazione a Carlo Zoppi. “Volevamo un giovane in lista, ed era Zoppi – dice -. Ci sarà Ceppelletti, se verrà confermato, che è tanto giovane da avere appena compiuto 18 anni. Quindi, bene, nessun problema. Alle elezioni del 2008, i comunisti, con una lista autonoma, avevano ottenuto l’1,5% e lo 0,9% di schede, grazie anche alla candidatura di un personaggio noto e amato come Jerry Beretta-Piccoli. Ieri sera, in parte per una sorta di idealismo votato all’unità della sinistra, in parte forse perché si è pensato che l’1% di voti potrebbe essere importante, l’assemblea ha deciso di accettare la proposta dei comunisti”.