POLITICA E POTERE
"Rivogliamo la moratoria sugli studi medici": Il Gran Consiglio approva l'iniziativa Dadò: "No all'invasione dei medici stranieri e all'aumento dei costi". Solo il PLR si astiene
Larghissimo sostegno al testo in cui si chiede all'Assemblea federale di reintrodurre la moratoria abrogata a fine dicembre dal Nazionale. Sì anche da Lega e UDC. Pronzini: "Ipocriti e uregiatt!"

BELLINZONA – Dopo le pesantissime polemiche di fine dicembre, scatenatesi a seguito della decisione del Consiglio Nazionale di abolire la moratoria sui nuovi studi medici, oggi in Gran Consiglio il Ticino ha dato la sua risposta istituzionale. Il Parlamento ha infatti approvato nel primo pomeriggio (69 sì e 15 astenuti) l'iniziativa proposta da Fiorenzo Dadò in cui si chiede all’Assemblea federale di ritornare sulla propria decisione oppure, a titolo di compromesso, si propone una proroga di tre anni della moratoria, in modo tale che le autorità preposte vengano obbligate a perseverare nella ricerca di soluzioni alternative. 

"Le pressioni cantonali sulla Confederazione – ha esordito il capogruppo PPD - hanno già ottenuto un risultato: l’accettazione venerdì scorso di un’iniziativa della Commissione della sicurezza sociale del Nazionale per permettere ai cantoni di reintrodurre per tre anni di uno stop per gli specialisti in caso di un’offerta eccessiva. Oltretutto, passando per il tramite di una legge urgente, dovrà essere dotata di una maggioranza qualificata di 101 voti. La nuova proposta dovrà essere ancorata ad una legge federale urgente.  Perché dunque questa nuova iniziativa cantonale? Perché visto il voto stringato della Commissione, la maggioranza in seno a Parlamento e Consiglio degli Stati non è scontato".

Ma l'iniziativa ha altri obbiettivi. Due, almeno. "Il primo: manifestare il nostro dissenso e quello di un intero Cantone nei confronti di una decisione sorprendente quanto grave per il Ticino che teme un’invasione di medici dall’estero (sono infatti pendenti centinaia di richieste per poter esercitare a carico della casse malattia) che porterà a nuovi importanti costi; Il secondo, il più importante, chiedere il ripristino dal luglio 2016 di una moratoria temporanea di tre anni per dar tempo al legislatore federale di trovare altre soluzioni consensuali e durature". 

Dadò ha infine affermato che " È dimostrato che l’aumento di fornitori di prestazione comporti costi supplementari per l’assicurazione malattie. Stime svolte già agli inizi del 2001 indicavano che ogni nuovo studio medico aperto avrebbe generato costi pari a circa 500mila franchi. La preoccupazione non può però essere solo di ordine finanziario. Infatti un aumento di questa entità non può non provocare un effetto boule de neige nella moltiplicazione di esami, atti medici inutili se non addirittura dannosi per i pazienti".

Farinelli: "Il PLR si astiene"

Il gruppo PLR è stato l'unico partito a non appoggiare il sì, preferendo l'astensione. A spiegare i motivi il capogruppo Alex Farinelli: "La maggioranza del nostro gruppo è scettico verso lo strumento della moratoria. Non rientra infatti in un'ottica liberale soprattutto se si pensa di protrarla a tempo indeterminato. Considerato anche quanto sta accadendo nella Commissione della sicurezza sociale del Nazionale, riteniamo non necessario questo ulteriore passo. Per questo ci asterremo sull'iniziativa di Fiorenzo Dadò".

Frapolli: "La vera moratoria è il 9 febbraio"

Luce verde invece dalla Lega: "Passare – ha detto il deputato Gianmaria Frapolli - da un controllo zero, a zero controllo, potrebbe essere problematico. Auspichiamo però che anche i costi siano rivisti in maniera importante. Anche da parte dei medici deve esserci maggiore rigore sulle fatture emesse. Ma detto questo, nell'attuale situazione di mercato, la vera moratoria è rappresentata dal 9 di febbraio".

Kandemir Bordoli: "Strumento efficace"

Pieno sostegno anche dai socialisti: "La moratoria è uno strumento che ha già dimostrato di essere efficace. La decisione del Nazionale è stata presa sotto le pressioni delle lobby delle cassa malati e porterà a un aumento dei costi e di conseguenza alla fine della libera scelta del medico", ha affermato la capogruppo Pelin Kandemir Bordoli. 

Denti: "La velina dei cassamlatari..."

Per i Verdi, Franco Denti, ha spiegato che "non è vero che i giovani medici svizzeri sono penalizzati dalla moratoria come riportato su una velina distribuita dai cassamalatari ai deputati a Berna. Chi si forma in Svizzera, infatti, prima di iniziare l'attività deve svolgere almeno 3 anni di perfezionamento in un ospedale. Grazie a questo percorso i nostri medici sono tutelati rispetto agli stranieri. Senza moratoria, invece, qualsiasi medico venga dall'estero può esercitare senza questo fondamentale praticantato". Dunque, di fatto, discriminando i professionisti svizzeri. Denti ha battuto parecchio il chiodo su questo punto: "Le regole deontologiche svizzere sono per fortuna ancora scevre dalle realtà promozionali che vediamo all'estero. Nessuna discriminazione verso i colleghi stranieri ma l'imperativo principio che prima di esercitare in Svizzera bisogna conoscere il sistema sanitario, il sistema assicurativo e le assicurazioni sociali. È inoltre chiaro a tutti, tranne che alle casse, che i costi non diminuiscono con la moratoria ma almeno sono più contenuti". 

Morisoli: "Non ci piace ma votiamo sì"

A sorpresa, anche la Destra-UDC ha dato il suo appoggio, pur con il mal di pancia: "Le moratorie – ha spiegato Sergio Morisoli - non ci piacciono per niente. Sono un miscuglio di cose per rinviare la risoluzione di un problema. Ciò nonostante, obtorto collo, sosterremo la richiesta dell'iniziativa, facendo però alcune osservazioni. Che l'aumento dell'offerta produca automaticamente l'aumento dei costi non lo ha mai provato nessuno: è solo un dogma. In periodo di moratoria i premi sono comunque cresciuti. Stiamo quindi attenti a dire "viva lo status quo". Aderiamo all'iniziativa perché osiamo credere che in questi 3 anni di ulteriore proroga della moratoria venga fatta finalmente chiarezza. Ma soprattutto auspichiamo che si rifletta davvero sul mantenimento del numerus clausus per la formazione dei medici svizzeri".

Pronzini attacca Lega e UDC

Matteo Pronzini, dell'MPS, ha invece puntato il dito contro "l'ipocrisia e la presa dei fondelli della Lega. E anche dell'UDC che vedo che oggi vota a favore. La moratoria è stata infatti bocciata al Consiglio Nazionale anche grazie ai voti dei due Consiglieri Nazionali legisti e ai democentristi. Da una parte a livello nazionale si approvano certe cose, e poi qui si fa gli ureggiat".  

Beltraminelli: "Anche a me le moratorie non piacciono, ma..."

Infine Paolo Beltraminelli. Il Consigliere di Stato ha ovviamente appoggiato l'iniziativa ma con una precisazione importante: "Anche a me le moratorie a tempo indeterminato non mi entusiasmano. Ma questi tre anni di proroga richiesti dall'iniziativa possono servire proprio per ricercare delle soluzioni migliori. Vorrei quindi che questo testo giungesse a Berna  accompagnato dal desiderio di utilizzare in modo davvero proficuo questo tempo". 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

LAC, al via “Aspettando l’opera”: un viaggio tra musica, cinema e teatro

22 APRILE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

Cc-Ti: “Negoziare? Sì, no, forse, magari…”

17 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Due grandi serate al LAC: la potenza del teatro, la raffinatezza della musica

17 APRILE 2025
ABITARE

Bazzi – Art & Solutions riconfermata tra le eccellenze del settore ceramico

17 APRILE 2025
PANE E VINO

Sessant’anni di storia nel calice: Matasci celebra con una nuova etichetta

11 APRILE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Telefonini da vietare a scuola? Tre domande a Marina Carobbio

19 APRILE 2025
IL FEDERALISTA

Nonsolomoda... Sergio Morisoli: "E chi è arrivato dopo di noi?"

17 APRILE 2025
ANALISI

Francesco, anatomia di un papato

22 APRILE 2025