La deputata socialista critica l'evento andato in scena a Camorino (con la TI 9 venduta per 80'000 franchi): "In Ticino così tante associazioni fanno fatica a trovare i fondi per far quadrare il bilancio che c'è solo l'imbarazzo della scelta...."
I soldi, come ha spiegato il Dipartimento delle Istituzioni, serviranno per finanziare i programmi di prevenzione “Strade sicure” e “Acque sicure”. E per il DI, l’ultima asta “fisica”, dalla prossima volta si passerà sul web, è stata un successo.
Non così, come detto, per la deputata socialista, che su Facebook ha espresso le sue critiche: “Ognuno - ha scritto Bosia Mirra - è evidentemente libero di fare ciò che vuole con il proprio denaro, ma queste celebrazioni sono davvero un'inutile ostentazione e un insulto a chi è povero. È triste che così tanti soldi vadano sprecati per aggiudicarsi un numero di targa quando potrebbero essere usati per salvare delle vite, sfamare delle persone."
"In Ticino - ha aggiunto la deputata PS - così tante associazioni fanno fatica a trovare i fondi per far quadrare il bilancio che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Dalla mensa di Fra Martino a chi si occupa di istruzione in Africa, tanto per dire. Ma non darà più soddisfazione andare a dormire dicendosi "oggi ho provveduto all'istruzione per un anno di 1000 allievi in Burkina Faso" che "mi sono aggiudicato il TI 9"?"