POLITICA E POTERE
Argo1, Bixio Caprara sulla mail di Renato Bernasconi al direttore di Securitas: "Fatti che compromettono la credibilità delle istituzioni. Che bisogno c'era di inviarla? Un bel tacer non fu mai scritto"
Il presidente del PLR interviene sull'ultimo fronte caldo del caso Argo1, e dice: “Le continue esternazioni sul caso dimostrano come sia necessaria una commissione parlamentare di inchiesta"
foto: TiPress/Samuel Golay
BELLINZONA – “Il PLRT ha preso atto delle ennesime vicissitudini inerenti il caso Argo1 ritiene che in una fase così delicata nella quale sono in corso diversi filoni di indagine (in riferimento alle responsabilità penali, amministrative e politiche) sarebbe opportuno evitare di suscitare qualsiasi dubbio riguardo a possibili ingerenze nella volontà di far chiarezza”.

Inizia così una nota stampa diramata oggi dal Partito liberale radicale a firma del presidente, Bixio Caprara.

“In particolare – prosegue il comunicato - l'ultima vicenda che ha coinvolto il capodivisione responsabile Renato Bernasconi dimostra come sia fondamentale evitare qualsiasi situazione che possa indurre a credere che vi siano presunte ingerenze in questa vicenda. A prescindere da qualsiasi speculazione non va infatti a vantaggio della credibilità delle istituzioni che un alto funzionario debba giustificarsi per giorni riguardo a delle affermazioni, o delle comunicazioni, che in definitiva non era nemmeno tenuto a fare riguardando la gestione del personale di una ditta privata”.

In sostanza, Caprara censura l’atteggiamento del capo divisione che ha inviato una e-mail assolutamente equivoca e poi ha dovuto correggersi e spiegarsi pubblicamente. Non poteva evitarsela, insomma? “Un bel tacer non fu mai scritto”, commenta a liberatv Caprara.

“Le continue esternazioni sul caso – prosegue la nota del presidente - dimostrano, semmai fosse ancora necessario, che la vicenda ha superato da tempo la soglia di guardia gestibile all’interno degli affari correnti della commissione della gestione e finanze e meritasse la designazione di una commissione parlamentare di inchiesta (Cpi), commissione che proseguirà i lavori svolti dalla sottocommissione di vigilanza.

A mente del PLRT la priorità deve essere data agli accertamenti in corso da parte della magistratura e agli approfondimenti richiesti dall’inchiesta amministrativa affidata all’avvocato Marco Bertoli. La Cpi dovrà tenere debitamente conto di queste procedure per evitare inutili e controproducenti sovrapposizioni come ben precisato dal mandato proposto.

In conclusione si esprime grande fiducia nell’amministrazione cantonale e nei numerosi funzionari che svolgono il proprio lavoro con solerzia, competenza e senso di responsabilità. I chiarimenti in corso devono permettere di capire e spiegare i fatti distinguendoli dalle opinioni e dai preconcetti. Il PLRT si adopera dall’inizio di questa faccenda con trasparenza nei confronti dei cittadini evitando squallidi giochi politici incompatibili con il rispetto delle istituzioni”.

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