In agenda alla riunione dei vertici dell’Organizzazione turistica cantonale ci saranno due temi politici di stretta attualità
BELLINZONA – Dicono che domani in casa Ticino Turismo si preannunci un consiglio di amministrazione piuttosto caldo. Non per via del clima ma di un paio di temi che potrebbero arroventare una seduta che altrimenti sarebbe stata di ordinaria amministrazione.
In agenda alla riunione dei vertici dell’Organizzazione turistica cantonale presieduta dall'ex sindaco di Ascona Aldo Rampazzi ci saranno infatti due temi politici di stretta attualità: la candidatura del direttore, Elia Frapolli, nella rosa azzurra per il Consiglio di Stato, candidatura ancora tutta da confermare ma indicata dalla Commissione cerca del PPD, e il buco da 580'000 franchi emerso nella gestione dei castelli di Bellinzona.
Su Frapolli si vedrà, appunto, perché di certo non c’è ancora nulla. Mentre sui castelli della Capitale c’è di certo l’audit sul quale il Municipio si è pronunciato oggi. La soluzione indicata dall’esecutivo di Bellinzona è: le tre istituzioni coinvolte, Città, Cantone e Organizzazione turistica bellinzonese, si assumano una quota parte di un terzo dell’ammanco.
Gli è che l’Organizzazione turistica di Bellinzona è, per così dire “in compensazione”, quindi quei 200'000 franchi circa che servono per far quadrare i bilanci della gestione castellana lo dovrebbero mettere gli enti turistici paganti, vale a dire Lugano e Locarno. La qual cosa rischia di sollevare più di un malumore…