Il Municipale di Locarno risponde sui social al neo granconsigliere socialista Fabrizio Sirica: "Pronti, partenza e via...ecco la prima polemichetta in salsa ticinese"
BELLINZONA – Il nuovo Governo non ha avuto nemmeno il tempo di insediarsi ed è già tempo di polemiche. A lanciarla sui social è stato nella giornata di ieri il consigliere comunale PS a Locarno e neo eletto in Gran Consiglio Fabrizio Sirica, che avanza l'ipotesi che il nuovo Consigliere di Stato Raffaele De Rosa sia stato sostenuto dal Cardiocentro nella campagna elettorale appena conclusa.
"Raffaele De Rosa – scrive Sirica su Facebook – neo eletto CdS, ha apertamente sostenuto un’iniziativa che vuole aggirare il contratto che prevede che il Cardiocentro entri nell’EOC dal 2020. Ma la domanda è: quanto il Cardiocentro ha sostenuto De Rosa?".
E ancora: "De Rosa dichiara che per la sua campagna “la spesa effettiva si attesta attorno ai 40'000 franchi.“ È del tutto evidente che questa è una menzogna, probabilmente a quella cifra manca uno 0. Tuttavia non ha dichiarato nemmeno un finanziamento sopra i 5’000 franchi da parte di privati. Quindi, da dove arrivano i soldi? Perché non dirlo? Capite quanto è urgente per la democrazia approvare l’iniziativa che presenterò il 3 maggio che chiede di inserire controlli sui finanziamenti alla politica?".
Il granconsigliere socialista sostiene che "potrebbe essere che colui che dovrà mediare tra interessi della collettività e quelli di pochi potenti privati abbia favori da restituire a chi l’ha aiutato a farsi eleggere. Senza trasparenza e senza controlli non ci è possibile saperlo".
A smorzare un po' i toni e riporre fiducia in De Rosa ci ha pensato il capo Dicastero cultura di Locarno Giuseppe Cotti (PPD), che su Facebook ha scritto: "Pronti, partenza e... via la prima polemichetta in salsa ticinese. Ma non erano i socialisti contro un certo stile populista? Va bene che De Rosa non è un compagno, ma concediamogli almeno il tempo di prendere possesso dell'ufficio e soprattutto giudichiamolo sui fatti. Ma più in generale lasciamo lavorare almeno qualche mese questo Governo, non prolungando ulteriormente una campagna già sufficientemente lunga".