Il Consigliere Nazionale PLR: "Un’integrazione dei civilisti nella protezione civile potrebbe essere una soluzione valida per contribuire all’aumento degli effettivi della protezione civile"
BERNA – La protezione civile presenta da diversi anni una grave mancanza di effettivi. Per porre un freno a questo preoccupante andamento, Rocco Cattaneo ha inoltrato un atto parlamentare con il quale chiede al Consiglio federale di esaminare in che modo chi presta servizio civile possa essere impiegato nella protezione civile.
“Il numero di persone – si legge nell’atto parlamentare di Cattaneo – reclutate nella protezione civile è in costante diminuzione. A partire dal 2014 si è addirittura scesi sotto la soglia minima stabilita di 6000 militi. L’anno scorso gli effettivi erano soltanto 3700. Al contrario, il numero di ammissioni al servizio civile è in continuo aumento. Un’integrazione dei civilisti nella protezione civile potrebbe essere una soluzione valida per contribuire all’aumento degli effettivi della protezione civile”.
“Oltretutto – continua – diversi ambiti di attività tra le due organizzazioni si sovrappongono. Il Consiglio federale viene pertanto invitato ad esaminare le opzioni di integrazione esistenti e le relative implicazioni giuridiche. Un’integrazione del servizio civile nella protezione civile è sollecitata da più parti. Non da ultimo dalla Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri. Quest’ultima ha infatti inoltrato una lettera alla Consigliera federale e capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Viola Amherd, chiedendo di studiare una soluzione in tal senso”.
Secondo il Consigliere Nazionale PLR “il problema è noto ormai da tempo. Per garantire a medio lungo termine la protezione della popolazione, la nostra protezione civile ha bisogno di un numero adeguato di effettivi che purtroppo non si riesce più a raggiungere con il sistema attuale. È giunto il momento di trovare delle soluzioni”.