ELEZIONI FEDERALI 2019
PPD-PLR, anche Fiorenzo Dadò benedice l'alleanza: "La storia, i valori, la realtà... E adesso iniziamo da Berna"
Il presidente del PPD: “Pensare di poter continuare così è un po’ come starsene a guardare con l’innaffiatoio in mano un fiore mentre muore di sete, sperando nella pioggia”
TiPress/Alessandro Crinari
Correlati

ANALISI

Federali 2019. Congiunzione PLR-PPD: se non la fanno sono matti

05 LUGLIO 2019
ANALISI

Federali 2019. Congiunzione PLR-PPD: se non la fanno sono matti

05 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Il PLR apre all'alleanza di centro con il PPD: "Opzione da approfondire"

02 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Il PLR apre all'alleanza di centro con il PPD: "Opzione da approfondire"

02 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Rocco e Pippo: congiunzione PLR-PPD, primo passo per un'alleanza di centro. "Non possiamo essere ostaggio del passato"

30 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Rocco e Pippo: congiunzione PLR-PPD, primo passo per un'alleanza di centro. "Non possiamo essere ostaggio del passato"

30 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

PLR-PPD, prove tecniche di congiunzione... Lele e Gigio ci credono, anche se in politica 1 + 1 non fa 2

28 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

PLR-PPD, prove tecniche di congiunzione... Lele e Gigio ci credono, anche se in politica 1 + 1 non fa 2

28 GIUGNO 2019

di Fiorenzo Dadò (editoriale di Popolo e Libertà) *

 

Le recenti discussioni in seno ai due partiti di centro sulla possibilità di dare vita ad una congiunzione tecnica in vista delle elezioni federali di ottobre, richiamano con forza un’altra necessità impellente, ossia l’importanza di una riflessione seria e profonda sulla necessità di dare vita nel prossimo futuro ad un movimento d’area che sappia rispondere alle esigenze della società moderna, ridando lucentezza e coerenza all’identità della politica moderata di centro, oramai incapace di affrontare efficacemente e con la necessaria velocità le sfide odierne e il decennale calo dei consensi.

 

Pensare di poter continuare così senza far niente di concreto in attesa di improbabili tempi migliori, è un po’ come starsene a guardare con l’innaffiatoio in mano un fiore mentre muore di sete, sperando nella pioggia. I popolari democratici, proprio in virtù della loro storia e del contributo che hanno dato al successo del nostro Paese, devono farsi partecipi e attori di questo cambiamento.

 

IL SONDAGGIO, IL TREND E LA STRATEGIA

 

Il PPD, lo scorso anno, aveva promosso con successo un sondaggio presso la propria base, andando a chiedere a migliaia di aderenti l’opinione su diversi temi delicati quali ad esempio i rapporti con l’Europa, la politica occupazionale e sociale. Le risposte, in taluni casi, furono sorprendenti e non potranno essere ignorate. Tuttavia sarebbe illusorio credere che basterà riposizionarsi un po’ per frenare l’erosione di consensi che è in atto da decenni.

 

Il motivo del trend negativo dei partiti tradizionali in Europa è complesso essendo legato anche al periodo storico e alla crisi d’identità dell’Occidente, tanto che nessuno fino ad oggi ha saputo indicare una cura efficace, lasciando spazio di crescita ai movimenti populisti.

 

Il PPD è ancorato ad una storia e a valori etico-sociali ben chiari ma, se non vuole scomparire, deve fare i conti con la realtà. Per questo, in un momento in cui si assiste all’unione delle forze sia a destra sia a sinistra, occorre immediatamente reagire con pragmatismo e intelligenza, rafforzando il centro. Caso contrario, le brutte sorprese, per le forze moderate, sono alle porte.

 

INIZIAMO DA BERNA

 

La sfida alla quale si sta andando incontro ad ottobre è di quelle epocali e potrebbe mettere in forse la capacità di far sentire forte e chiara la voce del Ticino a Berna.

Da una parte erano anni che non si assisteva ad un conglomerato di alleanze di questa portata. Sinistra, estrema sinistra e i nostalgici di Mao, Pol Pot e Fidel Castro, gli unici che nel loro programma hanno ancora tra i punti fermi un’assurda adesione della Svizzera all’Unione Europea, e dall’altra la destra populista, con tutto quel che di bizzarro e contradittorio comprende.

Due facce contrapposte e distanti che assieme non sono oggettivamente in grado di collaborare e creare consenso. Il Ticino, se vuole continuare ad ottenere qualcosa di concreto a Berna, non può permettersi di presentarsi con una deputazione divisa e litigiosa, ma deve unire le forze e saper pragmaticamente costruire per gli interessi dei ticinesi.

 

PPD, PLR, VERDI LIBERALI: UNA FORZA AL CENTRO

 

La maggioranza degli elettori ticinesi votano i partiti moderati di centro, non sono estremisti e credono che per ottenere dei risultati serve una politica seria e un’azione concertata, non certo insulti e slogan gridati a ripetizione come dei mantra.

Per questo occorre pensare seriamente ad un’alleanza strategica tra quei partiti che possano garantire serietà e stabilità, nonché efficacia nelle relazioni contrattuali con il resto della Svizzera. Questo non significa affatto perdere la propria identità o svendere l’anima, che rimarrebbe intatta. Significa affrontare la realtà con pragmatismo, nell’interesse del Cantone e dei ticinesi. In tutta la Svizzera ciò avviene. Perché non in Ticino? Noi siamo pronti a fare al nostra parte.

 

* presidente cantonale PPD

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

ANALISI

Federali 2019. Congiunzione PLR-PPD: se non la fanno sono matti

05 LUGLIO 2019
ANALISI

Federali 2019. Congiunzione PLR-PPD: se non la fanno sono matti

05 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Il PLR apre all'alleanza di centro con il PPD: "Opzione da approfondire"

02 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Il PLR apre all'alleanza di centro con il PPD: "Opzione da approfondire"

02 LUGLIO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Rocco e Pippo: congiunzione PLR-PPD, primo passo per un'alleanza di centro. "Non possiamo essere ostaggio del passato"

30 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

Rocco e Pippo: congiunzione PLR-PPD, primo passo per un'alleanza di centro. "Non possiamo essere ostaggio del passato"

30 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

PLR-PPD, prove tecniche di congiunzione... Lele e Gigio ci credono, anche se in politica 1 + 1 non fa 2

28 GIUGNO 2019
ELEZIONI FEDERALI 2019

PLR-PPD, prove tecniche di congiunzione... Lele e Gigio ci credono, anche se in politica 1 + 1 non fa 2

28 GIUGNO 2019
Potrebbe interessarti anche

CORONAVIRUS

Fiorenzo Dadò: "Ma in questo paese esiste ancora il senso della decenza e la via di mezzo?"

ELEZIONI FEDERALI 2019

Lombardi-Merlini vanno già in ticket: "Ecco perché bisogna fare la congiunzione tra PLR e PPD"

ELEZIONI FEDERALI 2019

Alleanza PPD-PLR, le quattro C della congiunzione: "Uniti per creare un Terzo Polo"

CORONAVIRUS

"Per UBS 60 miliardi e per il popolo solo 10?". Il Dadò furioso chiama a raccolta i partiti: "Chiediamone 100"

POLITICA E POTERE

Polemica rovente sui ghiacciai. "Comitato di centro, l'ennesimo Greenwashing?"

SECONDO ME

Fiorenzo Dadò: "Il PPD deve continuare ad esistere?"

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

La magia del Natale a Lugano. Badaracco: "Con la pista di ghiaccio, esperienza unica"

12 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Mike Casa Stand-up Comedy Show: risate e solidarietà per il Soccorso d’Inverno

05 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
POLITICA E POTERE

Elon Musk e il suo potere, tre domande a Paolo Attivissimo

16 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024