Una nutritissima pattuglia di Gran Consiglieri di Lega, UDC, PS e Verdi, hanno presentato un'iniziativa parlamentare per chiedere la svolta
BELLINZONA - Che le liste possano essere congiunte anche per le elezioni cantonali e comunali. A chiederlo, attraverso un’iniziativa parlamentare generica, una nutritissima pattuglia di Gran Consiglieri di Lega, UDC, PS e Verdi, capitanati da Piero Marchesi, Boris Bignasca, Ivo Durisch e Nicola Schönenberger.
Con loro hanno firmato anche Henrik Bang, Omar Balli, Anna Biscossa, Samantha Bourgoin, Simona Buri, Nicola Corti, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Cristina Gardenghi, Lelia Guscio, Luigina La Mantia, Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi, Mauro Minotti, Sergio Morisoli, Marco Noi, Edo Pellegrini, Enea Petrini, Daniele Pinoja, Daniela Pugno Ghirlanda, Laura Riget, Massimiliano Robbiani, Amanda Rückert, Fabrizio Sirica, Andrea Stephani, Roberta Soldati, Bruno Storni.
Segnale forte, insomma. Segnale, come si evidenzia nel testo dell’atto parlamentare, figlio delle alleanze scaturite in queste elezioni federali che hanno visto nascere tre blocchi grazie all’apparentamento tra Lega e UDC, PS e Verdi e, per la prima volta, PLR e PPD. E proprio i partiti di centro erano quelli che, in Parlamento, si erano finora opposti all’ipotesi di introdurre anche a livello cantonale e comunale l’opzione di congiungere le liste.
“Si può dunque affermare - scrivono, non senza malizia, i firmatari dell’iniziativa - che l’ostilità nel permettere la congiunzione delle liste sia con il tempo scemata sia in casa PLR che in casa PPD? Questo sistema ritenuto così negativo nel gennaio del 2018 è invece ora divenuto più trasparente e chiaro rispetto a 18 mesi orsono, quando invece venne qualificato come “imbroglio legale”? Ci rallegriamo di questo cambio di posizione e siamo certi, a fronte dell’oramai diffuso utilizzo della congiunzione delle liste, che vi siano le premesse per estendere questo strumento. D’altro canto mal si spiegherebbe un sistema elettorale (federale) che prevede la possibilità di congiungere le liste e un altro che invece lo vieta (cantonale e comunale)”.
La sfida è dunque lanciata. Cosa risponderanno PPD e PLR?