POLITICA E POTERE
Quadranti, Caprara e Bertoli all'attacco: "Il Dipartimento di Gobbi mette in atto una strategia antistranieri a tutto campo"
I tre deputati PLR chiedono, attraverso una mozione, "se non sia il caso che il Governo ri-orienti la politica verso i lavoratori stranieri in Ticino condotta dal direttore del DI""

Riceviamo e pubblichiamo la seguente mozione di Matteo Quadranti (primo firmatario), Bixio Caprara e Marco Bertoli

Mentre si discute di riforma fiscale per non far fuggire le società finora a statuto fiscale privilegiato in quanto contribuiscono comunque in maniera significativa al gettito fiscale, si costata da più parti (professionisti e associazioni economiche) che dal Dipartimento delle Istituzioni e dalla Sezione della popolazione in particolare vi è in atto una strategia antistranieri a tutto campo, inclusi coloro che non hanno mai dato problemi di sorta e tra questi anche quelli benestanti (globalisti inclusi) che di riflesso contribuiscono al pagamento di imposte e a generare un certo indotto cantonale di cui beneficiano tutti i residenti, ticinesi compresi, in difficoltà.

Lo spunto è rappresentato da un recente intervento scritto della AITI e della Camera di Commercio al Consiglio di Stato, in cui si lamenta la strategia antistranieri che danneggia lo sviluppo dell’economia ticinese e delle sue imprese. Sono ormai centinaia i casi trattati da fiduciari e avvocati di cittadini stranieri ai quali viene revocato il permesso B e viene rifiutato il permesso C per ragioni bagattellari. In ogni Comune il servizio della popolazione ha inviato liste di decine persone da far controllare riguardo alla loro effettiva presenza nel Cantone Ticino.

Ci sono decine di casi di persone che ricevono continuamente visite di ausiliari di polizia e di impiegati comunali il mattino presto per verificare che cos’hanno nel frigorifero e quale biancheria hanno nei loro armadi. Si tratta, come detto, di liste di persone, anche buoni contribuenti e residenti da diversi anni e che mai hanno dato problemi, da controllare nel periodo di sei mesi. Segue un rapporto alla Polizia Cantonale che esegue a sua volta delle verifiche mandando poi il tutto al servizio della popolazione. Questo spiega il fatto che per ricevere una risposta riguardo al permesso C passano da sei a 12 mesi mentre qualche anno orsono si ricevevano questi permessi in 1 o 2 mesi. Sono decine le persone che riferiscono di questa strategia poliziesca.

È giunto il momento di finalmente parlarne. Anche se magari capita un caso ogni tanto questo non giustifica questo “mobbing” o “stalking” indiscriminato. Si tratta anche di una questione di efficienza ed economicità delle risorse umane e finanziarie dell’amministrazione prima che anche questa sezione diventi un mostro di impeghi e burocrazia. Basta inoltre verificare quanto numerosi sono i ricorsi contro le decisioni del servizio della popolazione che vengono accettati dal Consiglio di Stato rispettivamente dal Tribunale amministrativo cantonale. Tutto questo genera costi e risorse impiegate in maniera spropositata oltre a danneggiare uno dei capisaldi competitivi svizzeri e ticinesi, ovvero una burocrazia snella e una amministrazione vicina ai cittadini e residenti che scelgono il nostro bel Cantone per vivere e lavorare.

Aumento degli effettivi nelle polizie, aumento di effettivi e burocrazia nei servizi della popolazione, oltre che nei servizi del territorio o della sanità e sicurezza: sono sintomi ormai acuti di una direzione poco liberale che alcuni hanno intrapreso.

Con la presente mozione si chiede che il Governo indichi a chiare lettere quale sia la strategia, gli obiettivi e le misure che intende attuare in questo contesto e se non sia il caso che il Consigli di Stato ri-orienti la politica verso i lavoratori stranieri in Ticino condotta dal direttore del dipartimento. L’obiettivo è quantomeno di tornare al rispetto di tempistiche di evasione delle richieste di permessi e rinnovi in tempi rapidi e con modalità proporzionate degne di uno Stato di diritto e non di polizia, con un plafonamento delle assunzioni di personale.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

ANALISI

Coronavirus in Ticino, la fiducia tradita. Ora per affrontare il "mostro" serve un nuovo patto tra Stato e cittadini

POLITICA E POTERE

Caso permessi, siluro del PLR contro Gobbi: "Politica ben oltre la tutela dell'ordine pubblico"

CORONAVIRUS

Il "Diario del contagio" di Christian Camponovo: "Dalla banale influenza al silenzio delle autorità... Gli errori e i ritardi da cui dobbiamo imparare. Perché il virus resterà tra di noi..."

CRONACA

Riforma fiscale, giù l'aliquota per le persone giuridiche e ridotto il coefficiente di imposta cantonale

CORONAVIRUS

La Lega al Governo: "Le scuole riaprano a settembre"

POLITICA E POTERE

Dadò: "Vi dico tutto... Io, il PPD, la lista per il Governo, la crisi della politica, i rapporti col PLR, Rimborsopoli, il Cardiocentro..."

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024