"Oggi i piani di sviluppo ci sono, si sa cosa si deve fare per rilanciare l’attività. Ma c’é ovviamente una precondizione essenziale: rilanciare rapidamente un volo di linea su Ginevra"
LUGANO – Il sindacalista di UNIA Giangiorgio Gargatini interviene nel dibattito sull’Aeroporto di Lugano. E affida alla sua bacheca Facebook “tre precisazioni, necessarie visto quanto leggo nelle ultime settimane...”.
“1. L’assenza di voli di linea – scrive - è il risultato di problemi (Adria, Skywork) o di deliberate e vergognose scelte strategiche (Swiss) delle compagnie aeree, non dell’aeroporto. Evidentemente questi problemi si ripercuotono sull’aeroporto, anche perché le leggi in vigore (cabotaggio) complicano ulteriormente la ricerca di nuove compagnie.
2. I (tanti) soldi investiti (male) nel passato, lo sono stati per cattiva gestione. Troppi errori commessi e assenza di una vera strategia di sviluppo. E questo il sindacato lo diceva già anni fa, per cui sono perfettamente a mio agio a ripeterlo ora! Oggi i piani di sviluppo ci sono, si sa cosa si deve fare per rilanciare l’attività. Ma c’é ovviamente una precondizione essenziale: rilanciare rapidamente un volo di linea su Ginevra. O si riprendono i voli di linea entro qualche mese, o ci ritroveremo veramente a parlare di piani sociali e ricollocamenti.
3. Oggi però, al di la della dialettica ... i dipendenti LASA lavorano. Lavoro ridotto, certo, ma si sta lavorando. Parlare di piano sociale a chi lavora non è un alternativa, ma piuttosto qualcosa che assomiglia di più a una mancanza di rispetto! Verso la dignità del lavoro e la dignità di tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati direttamente o indirettamente in aeroporto, e sono più di 200!”.
Ai dipendenti, conclude Gargantini, “va, oggi più che mai, la nostra solidarietà e il nostro sostegno”.