Il presidente del PS di Lugano ritorna sulle schermaglie con Lorenzo Quadri e tira in ballo il sindaco: "Provo pena per l'inazione del Municipio"
*Di Raoul Ghisletta
Il municipale di Lugano Lorenzo Quadri in data 10 novembre 2019 ha pubblicato sulla sua pagina FB e sul “Mattino della domenica” un estratto del rapporto della Commissione delle petizioni della Città di Lugano sulla “naturalizzazione dell’imam” bloccata a livello federale, dopo che aveva concluso il normale iter comunale: e lo ha fatto al solo scopo di attaccare il sottoscritto relatore della Commissione, un attacco che continua da varie domeniche e non si ferma.
Il perché della pubblicazione e dell’attacco politico del municipale Quadri è evidente: nascondere la responsabilità politica che la Lega oggettivamente ha avuto nella cosiddetta procedura di “naturalizzazione dell’imam”. L’incarto di naturalizzazione in questione è stato infatti preparato da Punto Città e la responsabilità politica della “naturalizzazione dell’imam” bloccata dall’autorità federale è quindi del Sindaco leghista di Lugano, Marco Borradori: infatti era lui il capo del Dicastero che trattava le domande di naturalizzazione e preparava tutti i messaggi votati dal Municipio, messaggi che poi vengono analizzati dalla Commissione delle petizioni (si badi che attualmente la preparazione dei messaggi municipali delle naturalizzazioni è passata ai servizi della Polizia, per cui la patata bollente ora è stata sbolognata al municipale PLR Bertini).
Ovviamente la Commissione delle petizioni di Lugano e i suoi relatori possono analizzare solamente quanto contenuto nella domanda di naturalizzazione allegata al messaggio municipale, come avvenuto nel caso dell’imam. È pertanto infame, vile e pazzesco addossare la colpa di una naturalizzazione negata a posteriori dalla Confederazione al relatore della Commissione del legislativo comunale, che si ritrova casualmente (gli incarti non vengono scelti dai relatori) a stilare un rapporto su un messaggio municipale positivo e nel contempo sottacere la responsabilità politica del Sindaco leghista.
Ora il debole e sconclusionato Municipio di Lugano, per bocca del Sindaco Borradori, il 26 novembre, ha risposto indicando di non aver intrapreso nulla e di attendere l’esisto dell’inchiesta della Sezione enti locali (che il sottoscritto ha sollecitato per smuovere le acque):
Provo pena per l’inazione del Municipio. E provo pena anche per la presa di posizione in aula del Sindaco, che si lava le mani come Ponzio Pilato non solamente in questa vicenda, ma anche per tutti gli attacchi gratuiti e le falsità scritte ogni domenica dal “Mattino della domenica” sui municipali e sui consiglieri comunali degli altri partiti che lavorano per il bene della Città. Con questo comportamento Borradori dimostra di non essere il sindaco di tutta la Città, che difende le istituzioni luganesi, ma solamente il Sindaco dei leghisti.
*Presidente PS Lugano e consigliere comunale