La società invierà nei prossimi giorni la disdetta cautelativa a tutti i lavoratori dello scalo. Ma i licenziamenti saranno nulli nel caso i due referendum saranno affossati dal popolo
LUGANO - Ai dipendenti dell’aeroporto di Lugano sarà inviata nei prossimi giorni la disdetta cautelativa del rapporto di lavoro per la fine di aprile. Ma questi licenziamenti saranno cancellati nel caso i cittadini ticinesi, e di Lugano, dovessero bocciare i referendum proposti dall’area rossoverde contro i crediti per salvare lo scalo di Agno.
Il Consiglio d’Amministrazione e la direzione di Lugano Airport hanno comunicato oggi ai dipendenti la decisione in una riunione a porte chiuse a cui hanno partecipato anche i sindacati. Si tratta, spiega il CdA in una nota stampa, di “un passo dovuto per rispettare i dettami di legge. La disdetta sarà però da ritenersi nulla e mai avvenuta qualora l’esito delle due votazioni popolari fosse favorevole allo scalo”.
Dal canto loro, ovviamente, i dipendenti “sono molto motivati a continuare la loro attività e sperano nel sostegno della popolazione chiamata al voto”, prosegue il comunicato stampa.
Il Consiglio d’Amministrazione e la Direzione LASA si dicono infine "molto dispiaciuti di dover intraprendere questo passo che, se il popolo dovesse dare ragione ai referendisti, avrà delle implicazioni non solo per i dipendenti ma anche per coloro che sono presenti in aeroporto con le loro attività".