Il deputato ticinese dopo il voto: "Spero vivamente nel referendum, deve esprimersi la popolazione"
BERNA - Il Consiglio nazionale, con 132 voti contro 52 e 13 astenuti, ha accolto ieri mattina, giovedì 11 giugno, il progetto di applicazione dell'iniziativa parlamentare dei Verdi liberali "Matrimonio civile per tutti" e il ricorso per le coppie lesbiche al seme di un donatore. La modifica del Codice civile potrebbe essere sottoposta a referendum se dovesse venir adottata anche dal Consiglio degli Stati. Secondo la maggioranza dei deputati, consentendo alle coppie omosessuali di sposarsi si fa un "passo storico" verso la completa uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente dallo stile di vita. Ma una parte dell'UDC e del PPD era contraria al progetto.
Tra questi, il ticinese Marco Romano, che su Facebook critica duramente il progetto.
“Decisione democratica, si accetta, ma non si cambia idea – scrive -. Spero vivamente nel referendum, deve esprimersi la popolazione. Sono in minoranza, ma resto contrario all'evoluzione in corso: no al matrimonio per tutti! Le discriminazioni giuridiche esistenti, che non nego, vanno risolte nel quadro dell'Unione domestica registrata. A dimostrazione che si vuole andare verso una relativizzazione e banalizzazione totale nella nostra società la forzatura imposta dalla maggioranza del Nazionale che ha introdotto anche la donazione di sperma per coppie lesbiche: il prossimo passo sarà la "maternità surrogata" ... fermiamoci!”.