"È un'illusione", dice Marco Borradori, che lascia comunque aperta la porta a soluzioni condivise su sedi alternative. "Quando la Polizia agirà, probabilmente lo sapremo solo pochi minuti prima"
LUGANO - Marco Borradori aggiunge, parlando al Corriere del Ticino, altri dettagli su come avverrà lo sgombero dell'ex Macello.
"Abbiamo deciso di togliere l’effetto sospensivo e giuridicamente avremmo quindi mano libera", ha spiegato. Nessuno degli autogestiti ha chiesto di ripristinare l'effetto sospensivo, dunque lo sgombero potrebbe avvenire ogni momento. Il Municipio non chiude comunque ancora la porta, lascia aperta una possibilità al dialogo, pur sostenendo che si tratta di una illusione (nessuno ha mai cercato, nonostante i ripetuti inviti, l'intermediazione). Si parlerebbe di una sede alternativa, a Lugano o in Ticino, dato che sul tavolo c'è un atto parlamentare che chiede anche al Consiglio di Stato di muoversi sulla questione.
Il dettaglio nuovo che emerge è che tutto sarà gestito dalla Polizia. "Daremo l’indicazione di procedere alla Polizia e a quel punto sarà lei a decidere quando effettuarlo. Potrebbe accadere presto, come anche in tempi medi o lunghi. Noi non lo sapremo probabilmente fino a pochi minuti prima di quando accadrà. L’aspetto operativo non sarà in mano nostra, anche se saremo ovviamente a disposizione delle forze dell’ordine", ha aggiunto Borradori.