Durissimo attacco del presidente dell'UDC alla radiotelevisione pubblica e al responsabile dell'informazione Reto Ceschi: "Meritate al massimo 200 franchi di canone". GUARDA IL VIDEO
SONVICO - Un attacco durissimo, con parole e toni più che ruvidi, decisamente sopra le righe. Sorprendente, in particolare per la forma, perché a sferrarlo è un politico come Marco Chiesa che di solito sceglie accenti assai più moderati nell'eloquio pubblico. Ma d’altra parte è lui stesso a confessarlo in premessa: “Devo dire che oggi sono incazzato nero”.
Nel mirino del presidente dell’UDC c’è la RSI e il direttore dell’informazione Reto Ceschi. A Chiesa non è andata giù l’assenza della radiotelevisione pubblica alla festa democentrista del primo agosto, organizzata al Grotto Arla da Covin di Sonvico. E così rivolgendosi ai sostenitori dal pulpito dei discorsi ufficiali, come si vede e si sente dal video pubblicato sulla pagina Facebook dell'UDC Ticino, il leader della destra svizzera l’ha toccata piano…
“Ceschi - ha esordito Chiesa - siamo incazzati neri! Qua ci sono delle persone che pagano il canone, che sono dei cittadini svizzeri, che festeggiano il Natale della Patria con il primo partito svizzero, che ha un presidente ticinese, e il servizio pubblico non c’è. È una schifezza!”
“Poi - ha proseguito il presidente UDC con sarcasmo - venite a piangere quando ci sono le iniziative…io ero contrario alla “No Billag”, perché un servizio pubblico a zero franchi, no, è sbagliato! Ma un servizio pubblico a 200 franchi di canone all’anno è tutto quello che al massimo meritate. La vostra non presenza oggi è una vera schifezza!“
“E Ceschi - ha aggiunto ancora Chiesa rivolgendosi direttamente al giornalista - tu sei il responsabile dell’informazione della RSI. Sappiamo che sei una persona schierata, cerchi di fare l’equidistante, ma poi quando si tratta di dare spazio a tutti non ci siete mai!”
“Quando però hanno delle necessità - ha concluso il presidente dell’UDC - vengono a chiedere sostegno, a dirci di non essere troppo cattivi. Ci dicono che fanno del loro meglio. No, non state facendo del vostro meglio. State solo perseguendo degli interessi partitici e politici”.