Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini tornano sull'argomento. "Il DECS, quando è intervenuto, si è limitato a trasferire il professore o la professoressa coinvolti. È vero?"
BELLINZONA - La vicenda di un docente che aveva avuto una relazione con una allieva 16enne era stato sollevato dall'MPS. Ora lo stesso movimento torna alla carica sul tema, cercando di capire quanti casi simili ci sono, partendo dalla convinzione che esistono, e come si opera quando succedono.
Oggi arriva la nuova intea nuova interpellanzarpellanza, firmata da Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini. "Stando a quanto ci è stato raccontato, ci sono diverse situazioni di docenti che intrattengono relazioni sentimentali o amicali (relazioni di amicizia-vicinanza che
compromettono il rispetto dei ruoli e che possono generare disagio o essere anticamera di
relazioni sentimentali) con allieve e che di fronte a queste situazioni tendenzialmente il
Dipartimento, quando intervenuto, si sia limitato a trasferire il/la docente coinvolto/a", scrivono i tre.
Il docente protagonista del primo atto parlamentare non era stato licenziato, nonostante l'Ufficio competente dal quale dipende l’istituto nel quale operava lo avesse chiesto, provocando grande sdegno nell'MPS (e anche per esempio in Massimiliano Robbiani, che era intervenuto sulla questione).
Quella dei rapporti sentimentali tra professori e allieve sarebbe una pratica che viene definita "ampiamente diffusa" ma a cui le scuole faticano a trovare risposte. Le segnalazioni ricevute dell'MPS sarebbero comunque numerose, dopo il primo caso sollevato.
Cosa si fa e che cosa si potrebbe fare? "Il Dipartimento ha recentemente approvato un codice etico che considera “inappropriate queste relazioni”, e non tollerate se si tratta di minorenni. Nei fatti quindi si riprende quanto previsto a livello penale proteggendo le persone minorenni e che hanno una relazione educativa diretta con il “partner”. Questo potrebbe sottendere che le
relazioni tra docenti e allieve/i maggiorenni sono tollerate o peggio ancora consentite. All’intero delle scuole non si può negare che le relazioni siano comunque asimmetriche, tra docenti e allievi non può che esserci una relazione di “potere” che rende per lo meno discutibile definire consenzienti relazioni tra allievi e docenti. Spesso poi queste relazioni si consumano in un clima di tacita accettazione e di banalizzazione di questi fenomeni da parte dei colleghi e degli altri allievi dell’istituto".
Le domande sono:
"1. È a conoscenza di altri casi nei quali si sono verificate relazioni sentimentali tra allieve/i e docenti?
2. Corrisponde al vero che di fronte a queste situazioni si è intervenuto trasferendo il/la docente coinvolto/a?
3. Ritiene che questa procedura sia stata corretta e adatta alla situazione?
4. Ritiene sufficiente l’approvazione del codice etico per evitare che situazioni simili si ripetano?
5. Come concretamente potrebbe cambiare la gestione di queste relazioni dopo l’approvazione del codice etico? I docenti verrebbero sospesi o licenziati?".