Cristina Maderni e co-firmatari chiedono al Consiglio di Stato di attivarsi per aumentare i contributi fino a un massimo del 70% per il risanamento energetico degli stabili
BELLINZONA – Ieri, lunedì 4 aprile, la deputata Cristina Maderni e altri quattro cofirmatari hanno presentato una mozione al Consiglio di Stato dal titolo “acceleriamo il risanamento energetico degli stabili ticinesi”.
“Il 7 luglio 2021 – si legge nell’atto parlamentare –, il Consiglio di Stato ha pubblicato il Decreto esecutivo concernente l’accesso agli incentivi in ambito energetico. Tale decreto si riferisce al rispettivo credito quadro netto di 50 milioni di franchi e all’autorizzazione alla spesa di 130 milioni di franchi per la continuazione del programma di incentivi concernente l’efficacia ed efficienza energetiche, la produzione e la distribuzione di energia termica da fonti indigene rinnovabili, la conversione delle energie di origine fossile e la promozione della formazione continua, dell’informazione, della sensibilizzazione e della consulenza nel settore dell’energia votata dal Gran Consiglio il 24 febbraio 2021”.
“Riprendendo il sistema già applicato in passato, il Decreto esecutivo all’art. 5 cpv. 10 prevede che l’ammontare dell’incentivo per ogni singola richiesta non può superare il 50% dei costi riconosciuti al netto di ulteriori incentivi. Gli interventi, a titolo non esaustivo di esempio, possono riguardare l’isolamento termico, il raggiungimento degli standard Minergie, la realizzazione di impianti solari termici, le pompe di calore, le reti di distribuzione di calore, ecc”.
E ancora: “Ora, i firmatari della presente mozione ritengono che possa essere opportuno, in questo momento delicato in cui si sta uscendo dalla crisi sanitaria che ha, ed avrà, impatti anche a livello economico, modificare temporaneamente l’ammontare del contributo di cui all’art. 5 cpv. 10 sopramenzionato, relativamente al risanamento degli stabili. In tal senso, per stimolare ed accelerare gli investimenti nel risanamento energetico degli immobili, è immaginabile che il contributo possa essere aumentato per un biennio, visti i tempi per l’evasione del presente atto potrebbe essere il 2023-2024, ma se tempestivi anche già nel corso del 2022 con una partecipazione cantonale non del 50% ma, maggiore ad esempio, del 70%”.
Questa modifica “avrebbe un duplice effetto positivo. Da un lato rafforzerebbe l’attrattiva generale di procedere a simili interventi nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi energetici/ambientali. Dall’altro lato stimolerebbe al contempo, in questo momento della cosiddetta “ripartenza,” tutti i settori economici che sarebbero concretamente, direttamente e indirettamente, coinvolti nelle opere di risanamento. Questo è da interdersi dunque come stimolo ad accelerare i risanamenti energetici, restando nell’ambito del credito quadro di 50 milioni”.
Con la presente mozione si chiede pertanto al Consiglio di Stato di “attivarsi per rendere concreti gli auspici sopraesposti, e quindi, affinché il Decreto esecutivo concernente l’accesso agli incentivi in ambito energetico sia modificato per permettere l’erogazione di un contributo fino ad un massimo del 70 % per il risanamento energetico degli stabili per un biennio indicativamente il 2023-2024”.