I democentristi a congresso questa mattina confermano la loro guida (che punge il PPD "a guida sindacalista"). Morisoli: "Via la tassa di collegamento"
MENDRISIO - Il Congresso Cantonale dell’UDC Ticino, riunitosi domenica 12 giugno presso il Cinema Multisala di Mendrisio, ha rieletto all’unanimità il Consigliere nazionale Piero Marchesi alla presidenza per il periodo 2022 - 2023. Il presidente, nel suo discorso, ha ricordato i recenti successi elettorali dell’UDC (come la recente vittoria sul Decreto Morisoli e i brillanti risultati alle elezioni comunali), come pure ha ribadito la chiara impostazione del partito nel difendere i cittadini contribuenti e le PMI.
Marchesi ha auspicato che la coalizione creatasi a sostegno del decreto Morisoli possa consolidarsi in difesa dei contribuenti e in contrapposizione alle disastrose politiche della sinistra che animano il nostro Cantone”.
Una critica è stata rivolta in particolare al PPD, reo secondo Marchesi, di essere a guida sindacalista, che lo porta a sostenere la sinistra in quasi tutte le sue proposte. La coalizione borghese auspicata da Marchesi dovrebbe includere, oltre al PLR e alla Lega, pure il PPD, “sempre che decida di abbandonare le politiche di sinistra che hanno caratterizzato la gran parte della sua azione politica recente”.
Il capogruppo UDC in Gran Consiglio, Sergio Morisoli, ha da parte sua presentato vari dati sulla situazione economica in Ticino, evidenziando come la situazione globalmente sia peggiorata rispetto a 10 anni fa, e come, nonostante la crescita del PIL, si deve purtroppo anche rilevare una crescita del malessere sociale, sorpassato solamente dall’esplosione della spesa dello Stato. Morisoli ha ribadito le ricette dell’UDC per salvare il potere d’acquisto dei ticinesi con quattro semplici misure: la riduzione della tassa di circolazione (lanciata dal PPD e sostenuta in modo attivo anche dall’UDC), l’abolizione della tassa di collegamento, la neutralizzazione fiscale delle nuove stime immobiliari e infine, bloccare qualsiasi aumento di imposte, tasse e balzelli.
Marco Chiesa, presidente UDC Svizzera e Consigliere agli Stati, nel suo intervento sul tema della libertà e della sicurezza, ha invece espresso preoccupazione per il futuro dei nostri figli, che non saranno certamente confrontati con un aumento del benessere a causa del graduale abbandono della neutralità e dell’indipendenza del nostro paese. “La poco lungimirante politica energetica del Consiglio Federale - ha detto Chiesa - metterà in difficoltà tante famiglie e aziende a causa della penuria già annunciata di elettricità e dall’aumento generale dei prezzi.
Presente a Mendrisio anche il Consigliere di Stato Norman Gobbi che, ha evidenziato le misure attuate dal Cantone nel settore della sicurezza, evidenziando i risultati ottenuti in 10 anni, cioè da quando è a capo del Dipartimento delle Istituzioni: “La riduzione del 37,5% delle infrazioni del codice penale, la riduzione del 72% dei furti con scasso e il dimezzamento delle rapine. Le future sfide del Cantone sono ad esempio il rafforzamento e l’individuazione tempestiva di minacce, pericoli e crisi, la necessità di migliorare la protezione dagli attacchi cyber, l’esigenza di migliorare lo scambio d’informazioni tra Autorità e beneficiare di strumenti adeguati per fronteggiare i vari impegni”.
Prossimo obiettivo elettorale: il Consiglio di Stato
Già annunciato in occasione del 1° agosto del 2021, il prossimo obiettivo elettorale dell’UDC è l’elezione di un suo rappresentante in Consiglio di Stato alle prossime elezioni cantonali.
“Questo - ha spiegato il presidente Marchesi - per tutti quei cittadini di centro destra, che pensano prima ai diritti del singolo individuo che allo Stato, che pensano prima al lavoro che ai vari congedi che il lavoro cercano di evitarlo, che pensano prima a produrre che a tassare, che pensano prima alla libertà del singolo che alle costrizioni di massa, che pensano prima ai nostri cittadini, piuttosto che sempre e costantemente agli altri”.
Marchesi ha infine ribadito la volontà dell’UDC di trovare un accordo elettorale con la Lega, sulla scorta di quello sottoscritto a inizio 2019, affinché il centro destra possa essere maggiormente rappresentato nelle Istituzioni, pur garantendo a entrambi gli schieramenti di potersi muovere liberamente sui temi, affinché tutte le sensibilità possano essere rappresentate.