Diversi comitati cantonali sono in agenda in questi e nei prossimi giorni. Certezze e variabili
BELLINZONA - I partiti stanno definendo le liste per il Consiglio di Stato in vista delle elezioni Cantonali del prossimo aprile. Vediamo a che punto sono e che cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni. Alcune forze politiche hanno già fatto i compiti, come il PLR, che ha individuato da alcune settimane i candidati: accanto al ministro uscente Christian Vitta ci saranno la capogruppo in Gran Consiglio Alessandra Gianella, Luca Renzetti, Jean-Jacques Aeschlimann e Andrea Rigamonti, vicesindaco di Vacallo. Una lista che magari non è fatta di soli “candidati Alfa”, come auspicava il presidente, Alessandro Speziali, ma che è ben equilibrata a livello di rappresentanza regionale. La lista sarà sottoposta sabato prossimo per approvazione al Comitato cantonale.
Quasi fatta anche la lista Lega-UDC, con i due ministri uscenti, Norman Gobbi e Claudio Zali, il capogruppo della Lega Boris Bignasca e il presidente dell’UDC cantonale e consigliere nazionale Piero Marchesi. Manca soltanto un “addendo”: questa sera il Comitato democentrista dovrà scegliere tra i deputati Paolo Pamini e Tiziano Galeazzi. E, naturalmente, ratificare anche la lista unitaria.
Giovedì 17 novembre si riunirà invece il Comitato cantonale del Centro (PPD), che dovrà indicare i nomi che accompagneranno sulla lista il ministro uscente Raffaele De Rosa. La Regione oggi ha snocciolato le variabili: il capogruppo Maurizio Agustoni, il presidente Fiorenzo Dadò, la sindaca di Castel San Pietro Alessia Ponti, il deputato ed ex vicesindaco di Locarno Paolo Caroni, i vicepresidenti Giorgio Fonio e Marco Passalia (che ha coordinato la Commissione cerca del partito), oltre a due consigliere comunali – Laura Tarchini per Lugano e Martina Giacometti per Locarno – e a Simonetta Biaggio-Simona, che è stata per diversi anni capoufficio dei Beni culturali. Insomma, un ampio ventaglio di scelta…
Ma la scelta più controversa riguarda il Partito socialista – che unirà le forze con i Verdi del Ticino - che domenica si riunirà per il Congresso. Rimane la “variabile” Amalia Mirante che potrebbe rientrare in corsa a una sola condizione: che i delegati accolgano l’emendamento di Evaristo Roncelli (vicepresidente dimissionario in polemica con i vertici del PS) relativo alla formula della lista: un candidato socialista “senior” (la consgliera agli Stati Marina Carobbio), un candidato di Gioventù socialista (Yannik De Maria), due rappresentanti dei Verdi (la co-coordinatrice del partito Samantha Bourgoin e la giovane Nara Valsangiacomo) e un esponente della “società civile”. Quest’ultimo potrebbe essere l’ex rettore dell’USI Boas Erez, che però non piace a tutti. Altri nomi? Li scopriremo domenica. Se la formula della lista resterà così com’è stata pensata a approvata dalle diverse istante del PS, Mirante dovrà giocarsi il posto con Marina Carobbio. Una partita che, obiettivamente, pare senza storia. La domanda, a quel punto, sarà cosa intende fare Amalia Mirante. Abbandonare la partita o tentare nuove strade?