La Consigliera Nazionale definisce il neoletto Consigliere Federale democentrista "lobbista petrolio, dell'industria automobilistica e dell'energia atomica. Un disastro per la politica ambientale e quella climatica"
BERNA - Era nell'aria ma fa discutere: il nuovo Consigliere Federale UDC Albert Rösti ha preso la gestione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC). I democentristi avranno quindi un tema centrale come quello energetico, senza dubbio cruciale coi tempi che corrono.
Le prime reazioni da sinistra, in Ticino, non sono positive. Per la Consigliera nazionale Greta Gysin è indispensabile che i Verdi abbiano sempre più rappresentanti in Parlamento e se possibile anche in Consiglio Federale. "A capo del dipartimento dell'ambiente siederà Albert Rösti, lobbista del petrolio, dell'industria automobilistica e dell'energia atomica. Un disastro per la politica ambientale e quella climatica", scrive infatti su Facebook. "Ora più che mai: servono più ecologisti in parlamento, perché la politica climatica e ambientale svizzera non resti ferma al palo o addirittura torni indietro. E perché a dicembre 2023 una persona verde entri, finalmente, anche in Consiglio federale. Ora la politica VERDE è più necessaria che mai".
Ironico Franco Cavalli: "Il nuovo Consigliere Federale UDC Rösti diventa ministro gdell'energia e dell'ambiente. TOMBOLA.. Lui capo lobbista dei petrolieri, responsabili principali della crisi climatica, dovrebbe combattere la crisi climatica! Sarebbe come mettere un produttore di sigarette a capo del dipartimento della sanità o un avvocato della mafia a capo del dipartimento di giustizia", è il suo post. Tombola, per petrolieri e ceffi simili".