Dura nota del Movimento di via Monte Boglia dopo quanto detto ieri dalla socialista in merito all'ex Macello: "Doveva essere lei a trovare una possibile location... Abbia rispetto di chi ha subito la presenza degli autogestiti per anni"
LUGANO - La Lega prende posizione dopo le parole di ieri di Cristina Zanini Barzaghi e lo fa in modo duro, esortandola ad avere "più rispetto dei cittadini che per anni hanno subito la vicinanza degli autogestiti" e a "non trovare spunti per la sua campagna elettorale cercando visibilità".
La Municipale socialista aveva infatti detto che a suo avviso si potrebbe pensare a un ritorno dell'autogestione all'ex Macello (leggi qui). La collega di Municipio Karin Valenzano Rossi ha risposto che dovrebbero essere i cittadini a dire la loro (leggi qui), mentre l'UDC e il suo Municipale Galeazzi si sono detti contrari (leggi qui e leggi qui).
La Lega si chiede se si tratta di una "sparata” elettorale in vista della sua candidatura in Gran Consiglio".
"Ad oggi nessuno si è fatto vivo per un dialogo, malgrado l’invito del Municipio, il che conferma che a Lugano si vuole l'anarchia. In secondo luogo è proprio la municipale Zanini Barzaghi che doveva occuparsi di identificare una possibile location", si legge nella nota.
"La zona dell'ex macello non è adatta per le sue caratteristiche residenziali e gli oltre 300 reclami all'anno lo confermano. Probabilmente la municipale farebbe meglio a far bene il suo compito, ed essere più rispettosa verso quei cittadini che per anni hanno subito la vicinanza degli autogestiti e non trovare spunti per la sua campagna elettorale cercando visibilità", prosegue.
Chiedendo, poi, di "remare tutti dalla stessa parte, vi sono delle decisioni che possono seguire le ideologie dei partiti, altre assolutamente no. Ricordiamo che tra gli scopi della politica ci sono anche quelli di garantire benessere al cittadino, alla sua sicurezza, la qualità di vita della città in cui esso vive. Allora ci domandiamo perchè la municipale rema contro i suoi colleghi di municipio?", è la domanda leghista.
"Lugano non deve rimanere in scacco di un gruppo di una dozzina di figli di papà nullafacenti che diventano un problema di ordine pubblico (danneggiamenti, violenza verso giornalisti e forze dell’ordine, occupazioni abusive e vari altri reati) a causa della sinistra che li incoraggia e li sostiene", termina il comunicato.