Il presidente de Il Centro e Marco Passalia firmano un'interpellanza per chiarire modalità e obiettivi con le quali vengono piazzati i controlli di velocità
BELLINZONA – "Non stiamo esagerando con i controlli di velocità in Ticino?". Il Centro – con un'interpellanza firmata da Marco Passalia e Fiorenzo Dadò – interroga il Governo e mette i radar nel mirino chiedendo con precisione "quanti apparecchi di rilevamento velocità ha in dotazione la Polizia Cantonale" e se "sono previsti nuovi acquisti e con quale frequenza vengono utilizzati".
Il sospetto 'cassetta'
Ma non solo. A quale scopo vengono piazzati i controlli? "Ci sono anche ragioni finanziarie con obiettivi di budget da raggiungere per i poliziotti?", chiedono i due deputati del Centro al Governo, richiedendo anche dei dati statistici sull'aumento dei controlli negli ultimi cinque anni.
"Noi – afferma Dadò a La Regione – riteniamo che il radar debba essere uno strumento di prevenzione e non vessatorio o punitivo per i cittadini. Utilizzarli per fare 'cassetta' non è più accettabile: oggi la popolazione fa fatica e si va a punirla ingiustamente".
Il presidente de Il Centro se la prende anche con il Direttore del Dipartimento Istituzioni Norman Gobbi: "Mette le multe nel Preventivo, facendo quindi un processo alle intenzioni della popolazione dando per scontate le infrazioni".