Il granconsigliere del Centro ha già inoltrato in passato degli atti parlamentari sul problema dei controlli della velocità, dopo l'episodio di Airolo è pronto a farsi sentire con una nuova interpellanza. "Serve prevenzione, non repressione"
BELLINZONA - Marco Passalia è pronto a un nuovo atto parlamentare in tema radar. Dopo l'episodio del radar bruciato a Airolo (leggi qui), che ha avuto risalto anche nella vicina Penisola, dove si è parlato di "Fleximan che è arrivato in Svizzera", il deputato del Centro preannuncia a tio una interpellanza, non la prima sul tema.
"La gente è esasperata", ha detto ai colleghi, pur condannando fermamente il gesto. Questo gesto va certamente condannato. Ma non va ignorato perché è evidente a tutti che nasce in un contesto di esasperante aumento dei controlli radar", è il succo del suo pensiero.
Citando alcuni dati, fa notare che "gli incassi per multe da radar nel 2022 si attestavano a 13,3 milioni di franchi complessivi contro i 6,6 milioni del 2015. In pratica, l’incasso per il Cantone è raddoppiato in 7 anni". Significa che si va più veloce oppure che ci sono più controlli?
Passalia condanna la velocità, "ogni persona morta perchè si andava troppo veloce è uno di troppo", pur sottolineando che a chiunque in sovrapensiero può succedere di calcare il piede in zone appena fuori dall'abitato, ma ritiene che, prima dei radar, ci siano altre misure da applicare, come addobbi urbani, radar amici o altro.
"Negli ultimi anni sono numerosi gli atti parlamentari che chiedono di avere un atteggiamento preventivo e non repressivo. Nonostante ciò il Dipartimento delle istituzioni non ci ascolta e i controlli sono aumentati", prosegue. Presto arriverà quindi la sua nuova interpellanza, con cui "intendo chiedere se sia avvenuta una verifica sistematica delle zone pericolose in cui i cittadini tendono ad andare più veloci", per proporre poi le misure preventive prima citate.