Il Canton Ticino e i ticinesi soffrono sempre di più delle colonne al tunnel del San Gottardo. Lo confermano i dati. E i Verdi liberali lanciano una petizione
BELLINZONA – Riunitosi ieri presso la sede di Impact Hub Ticino a Lugano, i Verdi Liberali hanno presentato la loro petizione "Basta colonne al San Gottardo". ll Canton Ticino e i ticinesi soffrono sempre di più delle colonne al tunnel del San
Gottardo. I dati lo confermano, le ore di traffico annue al portale nord del San Gottardo sono più triplicate. Nel 2022, ad esempio, i veicoli hanno sostato sull'autostrada urana per più di 1800 ore, nel 2012 erano meno di 600 ore.
La situazione sta diventando insostenibile per il Canton Ticino e il Canton Uri con conseguenze gravi dal punto di vista
ambientale, economico e sociale. Sta diventando sempre più difficile raggiungere il nostro Cantone e spostarci verso gli altri Cantoni a nord delle alpi, diminuendo la nostra qualità di vita. Con questa petizione i verdi liberali del Ticino vogliono raccogliere sostegno per chiedere al Consiglio di Stato di valutare, assieme alle altre autorità competenti, l'introduzione di un pedaggio per il transito dei valichi alpini secondo i seguenti principi:
● un pedaggio facilmente applicabile «free flow» con tariffe fortemente variabili a dipendenza delle previsioni di traffico (es.: più alto a Pasqua o durante l'ascensione);
● che sia integrato in un progetto che includa anche gli altri alpini;
● che preveda chiare eccezioni per i residenti e le aziende che attraversano regolarmente i valichi per motivi professionali;
● con misure di compensazione adeguate per i residenti qualora dovessero essere svantaggiati.
La Legge clima sostenuta all'unanimità
La Legge clima rappresenta un buon compromesso svizzero e fissa un obiettivo realistico di zero emissioni nette entro il 2050. Dobbiamo abbandonare gradualmente le energie fossili e produrre una quantità sufficiente di elettricità pulita e a prezzi accessibili durante tutto l'anno grazie alla strategia verde liberale dei 4 pilastri energetici (energie rinnovabili, efficienza energetica, stoccaggio dell'energia, accordo energetico con l'Europa). Con misure intelligenti di protezione del clima, la sostenibilità si allinea in maniera ottimale con l'economia. La transizione energetica è infatti una grande opportunità per l'economia, perché le tecnologie e i servizi innovativi generano valore aggiunto e posti di lavoro in Svizzera anziché continuare ad inviare miliardi di franchi all'estero.
Un chiaro SÌ all’imposizione minima OCSE
Un SÌ è stato dato anche all’imposizione minima dell’OCSE. Come forza economica liberale, i verdi liberali sono a favore di una concorrenza fiscale con barriere di sicurezza. Ci aspettiamo che il gettito aggiuntivo venga distribuito ai cantoni in modo tale da migliorare l'attrattiva per tutte le tipologie di aziende, ad esempio attraverso la creazione di strutture per la custodia di bambini complementare alla famiglia.
Legge-Covid: un SÌ ragionevole
Una bocciatura della legge Covid 19 metterebbe in discussione gli aiuti Covid in varie aree e priverebbe il certificato Covid della sua base legale. Una vittoria del SÌ è importante per la nostra economia, crea certezza giuridica e rafforza la lotta nel caso di nuove crisi pandemiche. Di conseguenza con 14 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti, i verdi liberali appoggiano la legge covid 19.
Votazioni cantonali
I delegati raccomandano l'approvazione della modifica della legge sull'apertura dei negozi. Alcuni delegati hanno sottolineato límportanza del tema del benessere sul posto di lavoro (il burn out viene definita la pandemia del secolo) e del consumo eccessivo. Sugli sgravi alle famiglie (Modifica della Legge tributaria) un dibatitto animato si è concluso con la libertá di parola. Diverse persone hanno espresso un parere critico, non tanto sullo strumento dello sgravio in sé, ma sull'assenza di un tetto imponibile.
Nomine del nuovo comitato
Il Comitato cantonale ha ringraziato tre membri uscenti per il lavoro svolto nel comitato. Nominato il comitato direttivo 2023/2024 dei Verdi Liberali, che allargano il numero di membri da 15 a 16 con ben sei nuovi nomi che comprendono la Gran Consigliera Sara Beretta Piccoli, Arik Fallet, Claudine Giovannoni, Mirko Bianchi, Claude Birrer e Martin Markovic. Riconfermata anche la presidenza con Stefano Dias che viene confermato presidente cantonale: "I Verdi Liberali sono in ascesa in Ticino, ci tocca lavorare per confermare i buoni risultati ottenuti durante le elezioni e continuare ad allargare la nostra base sul territorio", ha dichiarato. Il vice-presidente rimane Mario Borsese.