Il Ministro non pensa di avere particolari responsabilità nella nuova stangata. "La mia sensazione di fallimento è il non essere riuscito a convincere le Camere a fare di più: sono state poco attive nel ridurre i costi"
BERNA - Alain Berset non si sente responsabile dell'aumento dei premi, che a suo avviso non dipende dall'orientamento politico di chi guida il Dipartimento che presto lascerà. Anzi, non ritiene che qualcuno di un'altra fede politica possa fare meglio. Piuttosto, punta il dito sul Parlamento.
"Il potere del Consiglio Federale è limitato dalla legge e dalla volontà del Parlamento, che negli ultimi anni non è stato molto attivo nel ridurre i costi, anche perché l’aumento dei premi è stato moderato”, ha spiegato in una intervista a Le Matin Dimanche, auspicando che “ora la situazione potrebbe cambiare”.
"La mia sensazione di fallimento? Il fatto di non essere riuscito a convincere il Parlamento a fare di più”, ha aggiunto, "Purtroppo, ha respinto o snaturato le proposte del Consiglio Federale per ridurre i costi della sanità".
Sicuramente parte della colpa è da ravvisare anche nel sistema sanitario, la cui trasparenza e gestione ritiene essere "chiaramente inadeguate" e nella sua "frammentazione: è gestito da una moltitudine di attori ai quali non è garantita la trasparenza necessaria per assumersi le proprie responsabilità”