“Il degrado del sistema giudiziario ticinese è evidente, legato mani e piedi agli interessi dei partiti. Da tempo chiediamo che il CdM venga sottratto a questo controllo, ma la proposta è stata respinta con maggioranza bulgara”
BELLINZONA – "Nel corso degli ultimi anni l’MPS, come sempre in solitaria, ha messo in evidenza il degrado del sistema giudiziario ticinese, legato mani e piedi agli interessi dei partiti maggiori e non. L’elenco delle varie magagne sarebbe lungo. Ne ricordiamo qui solo alcune: la penosa gestione dei preavvisi relativi alle nomine dei procuratori pubblici da parte
del Consiglio della Magistratura; gli sms sessisti del presidente del Tribunale Penale Mauro Ermani al PG Andrea
Pagani; l’auto-sospensione di Ivan Pau-Lessi a seguito del suo ruolo nella vicenda legata al funzionario del DSS condannato per reati sessuali; la necessità di nomina di un Consiglio della Magistratura straordinario a seguito della ricusa di quello ordinario", si legge nell'introduzione di un'interpellanza firmata da Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi dell'MPS.
"L’ultimo nostro atto parlamentare, in ordine di tempo, è stato un’iniziativa parlamentare presentata lo scorso 24 gennaio 2022 con cui chiedevamo, tra le altre cose, la definizione di nuove “norme legislative che permettano di sottrarre il Consiglio della Magistratura al controllo del sistema dei partiti”. Proposta che, come normale che sia, il Gran Consiglio nella seduta di dicembre del 2022 ha respinto con maggioranza bulgara. Quasi contemporaneamente lo stesso Gran Consiglio ha, come un sol uomo/donna, eletto i membri del Consiglio della Magistratura di propria competenza: Beatrice Fasana, proposta dalla capogruppo PLRT Alessandra Gianella; Silvia Torricelli, proposta dal capogruppo della Lega Boris Bignasca; Riccardo Crivelli, proposto dal capogruppo PS Ivo Durisch e Simonetta Perucchi Borsa proposta dal capogruppo del Centro Maurizio Agustoni. Non sono passati che pochi mesi ed il circo ricomincia".
E ancora: "Come ampiamente riportato dagli organi di stampa (ed in particolare da La Regione) negli scorsi giorni il Ministero Pubblico ha aperto un’inchiesta nei confronti della signora Simonetta Perucchi Borsa. Era stato il Presidente della Corte delle Assise criminali di Lugano Amos Pagnamenta a chiedere, nel corso del mese di settembre 2023, di procedere in tal senso a margine di un processo per una truffa di 30 milioni. La signora Simonetta Perucchi Borsa avrebbe partecipato alla vicenda fungendo da intermediario finanziario per una transazione di 4,5 milioni".
"Secondo la Corte vi sarebbe un potenziale caso di riciclaggio di denaro, in alternativa carenza nella diligenza in operazioni finanziarie, e falsità in documenti. Insomma non proprio delle bagatelle per un membro del Consiglio della Magistratura a cui compete il potere disciplinare e di sorveglianza sui magistrati e sulle persone che svolgono funzioni giudiziarie. Vista la malparata la signora Simonetta Perucchi Borsa ha pensato bene di assumere lo stesso atteggiamento seguito da Ivan Pau-Lessi: autosospendersi. Un atto che, come ben ricordato dal vicedirettore della Regione Andrea Manna, non trova però riscontro nella legge sull’organizzazione giudiziaria e sembra avere come unico obiettivo di impedire che il CdM prenda l’iniziativa di una sanzione disciplinare. Questa nostra ipotesi si rafforza leggendo quanto dichiarato dal presidente del CdM a La Regione nella sua edizione del 3 ottobre 2023: “Ci aveva contattato già prima del processo a carico di Svizzero, per fornirci spiegazioni in merito alla sua situazione. Io e la vicepresidente l’abbiamo incontrata per sentire la sua posizione e già allora ci aveva proposto di valutare una sua eventuale sospensione temporanea della carica”. Peccato che in data 13 settembre 2023, a La Regione la signora Simonetta Perucchi Borsa aveva dichiarato di non sapere quanto era emerso dal processo non avendoci partecipato. Ci chiediamo: per quale ragione allora la signora Simonetta Perucchi Borsa prima del processo aveva pensato di contattare i vertici del Consiglio della Magistratura? Evidentemente il Ministero Pubblico non ci sorprenderà e fra una qualche settimana emetterà il solito decreto d’abbandono. Questo futuro decreto d’abbandono darà la possibilità al CdM, forse, di giustificare la non attivazione di una misura disciplinare (cane non mangia cane), ma non ristabilirà la necessaria autorevolezza e credibilità assolutamente necessaria a un membro del CdM".
"Da ultimo, e quale prova del nove dei legami tra Magistratura e partiti, vale la pena osservare che la signora Simonetta Perucchi Borsa proprio negli scorsi giorni ha assunto un importante ruolo all’interno del suo partito. La sezione del Centro della Città più importante del Cantone l’ha nominata presidente della commissione cerca in vista delle elezioni comunali 2024. Più coinvolta di così…", continua l'atto parlamentare.
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio di Stato:
1. La direzione del Dipartimento Istituzioni ha discusso o intende discutere con il Consiglio della Magistratura dell’autosospensione della signora Simonetta Perucchi Borsa?
2. Condivide la valutazione secondo la quale le attuali disposizioni di legge non contemplano il concetto di concetto, né la possibilità, di “un’autosospensione” dal Consiglio della Magistratura?
3. Intende, ai sensi dell’articolo 81 della legge sull’organizzazione giudiziaria, chiedere al Consiglio della Magistratura, d’avviare un procedimento nei confronti della signora Simonetta Perucchi Borsa?