Interpellanza dell'MPS: "Il presidente avrebbe contattato personalmente diversi parlamentari della commissione "Giustizia e diritti" invitandoli a proporre al Plenum il nome di Serena Belotti"
BELLINZONA – "I tempi passano e i giudici pure, le pratiche – discutibili - di sponsorizzazione in uso all’interno della magistratura ticinese sembra che rimangano sempre le stesse”. Inizia così l’interrogazione presentata dal Gruppo MPS-Indipendenti per conto di Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi.
“I più attenti – si legge nell’atto parlamentare - ricorderanno che il già giudice e presidente del TPC Mauro Ermani nel corso del 2020 era assunto agli onori della cronaca per aver sponsorizzato alla carica di Procuratore Pubblico, rispettivamente Giudice alcune sue conoscenze. La tematica era stata anche oggetto di alcuni atti parlamentari da parte del MPS. Negli scorsi giorni siamo stati messi al corrente – anche da parte di alcune gran consigliere e alcuni gran consiglieri - di una sponsorizzazione insistente da parte del giudice Damiano Stefani, presidente del Consiglio della Magistratura, della signora Serena Belotti, candidata alla carica di Giudice della Camera di esecuzione e fallimenti. Attualmente la signora Serena Belotti svolge la funzione di cancelliera presso la seconda Camera civile del Tribunale d’Appello".
E ancora: “Il presidente del Consiglio della Magistatura avrebbe contattato personalmente diversi parlamentari della commissione parlamentare “Giustizia e diritti” invitandoli a voler proporre al Plenum del Gran Consiglio la signora Serena Belotti. Se queste voci sono giunte a due parlamentari dell’opposizione, immaginiamo che sicuramente sono giunte anche al Consiglio di Stato e al Dipartimento delle istituzioni. Siamo sicuri che il Consiglio di Stato, per il tramite del DI abbia sicuramente preso contatto con il presidente del Consiglio della Magistratura per chiedere le ragioni di questa sponsorizzazione e per ricordare al giudice Stefani che è completamente fuori luogo per la funzione che riveste esporsi in maniera così spudorata, tanto da imbarazzare alcuni membri della Commissione citata".
Secondo i due esponenti dell’MPS, “questo episodio dimostra una volta di più che il sistema d’elezione dei magistrati è incancrenito. Tanto più che esiste la separazione dei poteri e il compito d’eleggere i magistrati spetta al Gran Consiglio. Al limite il Consiglio della Magistratura ha la competenza di destituire dei magistrati".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio di Stato:
1. Ha preso contatto con il Presidente del Consiglio della Magistratura e chiesto spiegazioni sulla sfrontata sponsorizzazione della signora Serena Belotti?
2. Se sì, quali sono le motivazioni date dal Giudice Damiano Stefani?
3. Se no, per quale motivi non ha ritenuto opportuno chiedere spiegazioni al Giudice Damiano Stefani?
“La candidatura della signora Serena Belotti riguarda la sostituzione del Presidente della Camera di esecuzione e fallimenti (CEF) Giudice Charles Jacques che nelle scorse settimane ha esercitato il diritto di opzione e passerà di conseguenza alla prima Camera civile diretta. È parere unanime che la CEF sia, tra le diverse Camere, quella più specialistica. Da quanto si è appreso, tra le candidature per questa carica vi sono persone che vantano una decennale esperienza in questo ramo particolare del diritto e ne conoscono approfonditamente la materia: Claudio Cortesi, ispettore alla CEF e Ferdinando Piccirilli, capo della Sezione esecuzioni e fallimenti del DI. Da una nostra ricerca nel web non siamo riusciti a trovare nulla che leghi la Legge Esecuzioni e Fallimenti alla signora Serena Belotti nel frattempo proposta (con diversi mugugni) da parte della Commissione Giustizia e diritti. Sicuramente la sua competenza nel merito ci è sfuggita.
Chiediamo di conseguenza al Consiglio di Stato:
4. Di indicarci per sommi capi quali sono le certificate esperienze e competenze in ambito di LEF della prescelta?”.