POLITICA E POTERE
La sconfitta del PLR vista dall'interno. "Il presidente non si cambia, ma serve un cambio di passo"
Le parole dell'ex presidente Bixio Caprara: "Ci vuole un po' meno destra e un po' più centro"
TIPRESS

BELLINZONA – Ore di riflessione in casa PLR. Dopo la sconfitta al ballottaggio per gli Stati con la mancata elezione di Alex Farinelli, le prime considerazioni riguardano la guida del partito. Alessandro Speziali deve restare al suo posto? Questa la domanda che spacca in due l'area liberal-radicale. Se Moreno Colombo (leggi qui), si è espresso dicendo che "Speziali dovrebbe riflettere seriamente sull'opportunità di rimettere il suo mandato", non dello stesso avviso sono gli ex presidenti cantonali, intervistati approfonditamente da La Regione.

Per Giovanni Merlini, presidente tra il 2000 e il 2020, "il PLR necessita di un riposizionamento strategico. Il partito non può dimenticarsi da dove viene: liberale in materia economica, ma progressista in tutte le altre, socialità compresa". Gabriele Gendotti, ex Consigliere di Stato e già deputato al Nazionale, insiste sul fatto che "il PLR ha bisogno dei radicali, che non è una parolaccia. Non è necessario cambiare presidente, ma serve un netto cambio di marcia. Speziali comunica in maniera complicata, deve scendere di un gradino verso la popolazione". Per Gendotti, "Farinelli era il candidato migliore, l'unico che poteva fare risultato. Ma c'è stato poco da fare con il ticket tra Chiesa e Regazzi".  

Ex presidente dal 2010 al 2011, Walter Gianora afferma a La Regione che "cambiare allenatore non serve. Bisogna sedersi, guardarsi in faccia e riconoscere dove si sono fatti degli errori e se ci sono margini di manovra. Cambiare allenatore non risolve i problemi: non succede nello sport, figuriamoci in politica".

L'analisi del quotidiano continua con l'ex presidente cantonale Speziali e oggi vicecapogruppo in Parlamento Bixio Caprara. "Il PLR non deve snaturarsi. Bisogna anche riconoscere i meriti dei due esponenti eletti. Farinelli, però, è rimasto solo". E come Gianora, anche Caprara appoggia Speziali. "L'allenatore non si cambia. Ma ci vuole un po' meno destra e un po' più centro".

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