Tiriamo le somme di questo complicato e controverso anno politico riprendendo i principali dossier sul tavolo della politica. Ecco gli ospiti…
MELIDE - “Regali o carbone”? Cosa porterà Babbo Natale a Governo e Parlamento? Nell’ultima puntata di Matrioska del 2023, in onda questa sera alle 19,30 su TeleTicino tiriamo le somme di questo complicato e controverso anno politico riprendendo i principali dossier sul tavolo della politica.
Ospiti di Marco Bazzi, i capigruppo di PS e Centro Ivo Durisch e Maurizio Agustoni, la vicecapogruppo della Lega Sabrina Aldi e la deputata del PLR Simona Genini. Collegati via Skype i giornalisti Jacopo Scarinci e Andrea Leoni.
È di oggi la risoluzione che i collegi dei docenti di tutte le Scuole medie superiori cantonali hanno trasmesso al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio in risposta ai prospettati nuovi tagli salariali nell’ambito del Preventivo 2024. “A nostra memoria – scrivono i docenti - si tratta della prima volta che l'intero settore scolastico si esprime pubblicamente a una voce sola; e lo fa all'unanimità”.
Sullo sfondo c’è, ovviamente, anche il dibattito sulla riforma fiscale approvata settimana scorsa dal Parlamento con 45 voti favorevoli, 24 contrari e 12 astenuti. Da una parte PLR, Lega e UDC, e dall’altra Centro, socialisti, Verdi e alcuni esponenti dei partiti minori. La formula di compromesso trovata dalla Commissione gestione e finanze non ha scongiurato il referendum, che socialisti e Verdi hanno già annunciato.
Intanto i frontalieri che lavorano in Ticino continuano ad aumentare e sono quasi 80'000, creando gravi problemi al mercato del lavoro. Ieri il consigliere nazionale Lorenzo Quadri è tornato alla carica chiedendo al Consiglio federale di introdurre una clausola di salvaguardia a tutela del nostro Cantone. Ma è chiaro che, in un momento in cui si stanno riaprendo i negoziati tra Svizzera e Unione Europea (per la quale la libera circolazione delle persone è imprescindibile) la richiesta di Quadri è destinata a restare lettera morta.
E intanto i partiti guardano alle Comunali di aprile, con scaramucce nelle sezioni locali – la porta chiusa a Moreno Colombo dalla sezione PLR di Morbio Inferiore, le frizioni tra Lega e UDC a Mendrisio, il PS di Lugano che punta alla difesa del proprio seggio in Municipio insidiato da Avanti di Amalia Mirante -…
E da qui alle Comunali il ministro Norman Gobbi assumerà la guida leghista dopo le poco esaltanti performance alle Cantonali di aprile e alle Federali di ottobre. Una scelta che ha suscitato critiche e perplessità tra gli altri leader di partito: per Alessandro Speziali c’è un “problema istituzionale”; per Fabrizio Sirica il doppio ruolo è inopportuno e rischia di minare la credibilità del Governo; per Piero Marchesi il ruolo di Gobbi renderà più difficile riportare la Lega sulle barricate; mentre Fiorenzo Dadò ha sospeso il giudizio in attesa di verificare i risultati dell’azione politica del ministro delle Istituzioni in veste di coordinatore.
E a proposito di Istituzioni, continua a far discutere il tema rilanciato dall’ex deputato Giorgio Galusero al comitato cantonale del PLR: troppi poliziotti in Ticino, occorre andare verso una polizia unica. Anche come misura di risparmio. E Galusero ha preannunciato il possibile lancio di un’iniziativa popolare. Sul tema ci sono state diverse prese di posizione, l’ultima, oggi quella del criminologo Michel Venturelli che sulla Regione parla di “gobbismo”.
Insomma, tanta carne al fuoco in prospettiva 2024, quando il Parlamento dovrà riprendere in mano il preventivo rimandato a gennaio (o forse a febbraio). Con quali risultati non si sa…