L'ex Gran Consigliere di MontagnaViva era stato accusato di non aver versato a Ghiringhelli 20 franchi per l'acquisto del volume scritto da lui, nonostante solleciti, e si parlava di "amicizia infranta a San Valentino"
BELLINZONA - Niente amicizia infranta a San Valentino, giorno in cui, semmai, si perpetua. Germano Mattei dice la sua in merito alle accuse di Giorgio Ghiringhelli di non aver voluto pagare il libro scritto da quest'ultimo, parlando di "baggianate tanto per fare rumore".
Ci invia le sue considerazioni, fatte avere anche al Ghiro. La vicenda riguarda appunto un volume scritto dall'esponente del Guastafeste, che l'ex granconsigliere di MontagnaViva non avrebbe pagato, per una somma di 20 franchi (poi diminuiti a 18, con la scelta di Mattei di inviarne comunque 20), nonostante ripetuti solleciti (leggi qui).
"Il Guastafeste ha ragione. Il pagamento dei fr. 20 del libro - che ho letto con piacere, non solo mio, e lettura che consiglio a ognuno - è stato nel frattempo effettuato nei giorni scorsi e il caso è chiuso!", precisa infatti Mattei, che aggiunge come "non ero candidato nell’autunno scorso. Dopo il successo con 14’200 e rotti personali alle cantonali (11.mo posto su 90) ho pensato che affrontare una campagna impegnativa e affaticante senza nessuna possibilità di successo non fosse più il caso. Tuttavia sempre esperienza interessante per gli incontri che si fanno"
Amicizia finita, quindi? "Nel caso specifico penso che a San Valentino l’amicizia si perpetua, anche con coloro che non lasciano passare occasione per polemizzare. Da che pülpit, oso dire. Ebbene tirem inanz, la storia è sempre quella: la lingua batte dove il dente duole! Buona Quaresima e che la cenere vi sia compagna". Insomma, tra una frecciatina e l'altra, difficile capirlo.