Il Parlamento sarà chiamato lunedì a nominare due nuovi magistrati. Il processo, però, preoccupa dieci ex procuratori pubblici, autori di una missiva recapitata al Gran Consiglio
BELLINZONA –Continua a creare dibattito il processo di nomina dei procuratori pubblici in Ticino. Tra qualche giorno (lunedì), il Gran Consiglio sarà chiamato a nominare i due magistrati che subentreranno agli uscenti Marisa Alfier e Pamela Pedretti. Un percorso, quello della nomina, che crea preoccupazione nel settore. Dieci ex procuratori pubblici – riferisce la RSI - hanno scritto una lettera alla presidente del Gran Consiglio Nadia Ghisoldi esternando un senso di smarrimento sempre più crescente.
"Ci permettiamo - si legge nella missiva resa pubblica dalla RSI – di sottoporre all'attenzione dei membri del Parlamento l'espressione della nostra più viva preoccupazione riguardo ai criteri di selezione dei candidati alla funzione di procuratore pubblico". La lettera firmata da Maria Galliani è accompagnata dalle sottoscrizioni di Bruno Balestra, Paolo Bernasconi, Fabrizio Eggenschwiler, Arturo Garzoni, Luca Maghetti, Luigi Mattei, Fulvio Pelli, Emanuele Stauffer e Pietro Simona.
E ancora: "Per affrontare efficacemente gli oneri che questa carica comporta, è indispensabile, fra le altre qualità, godere di una adeguata e specifica prolungata esperienza, idealmente maturata sia negli Uffici giudiziari che nella libera professione”. In sintesi, per svolgere al meglio le mansioni di magistrato occorre un'esperienza importante.
Nella lettera non sono presenti riferimenti espliciti, ma è chiaro che le nomine di Luca Losa (quota PS) e Alvaro Camponovo (quota Lega) proposte dalla Commissione Giustizia e diritti non convincono gli ex procuratori. Negli ultimi anni, "il Gran Consiglio è stato più volte reso attento riguardo alla grave criticità in cui versa il Ministero pubblico. Le scelte - secondo gli scriventi - devono essere "ispirate esclusivamente da criteri di idoneità personale, competenza ed esperienza professionale".