I Verdi liberali: "Essenziale che il sistema promuova i migliori talenti, basati esclusivamente sulle loro capacità, esperienza e integrità"
BELLINZONA – "In primo luogo ci teniamo a congratularci con i nuovi procuratori pubblici eletti ieri in Gran Consiglio e auguriamo a tutte e tutti loro un buon lavoro, detto questo, i Verdi Liberali del Cantone Ticino desiderano esprimere profonda delusione riguardo al processo che ha portato alla selezione dei nuovi magistrati". Inizia così la nota stampa firmata dai Verdi liberano in merito alle tanto discusse nomine dei procuratori pubblici.
"La procedura di selezione, così come si è svolta, solleva dubbi significativi sulla priorità data alla competenza, all’esperienza e all’integrità, che dovrebbero essere i pilastri fondamentali su cui si basa la nomina di figure così cruciali per la giustizia del nostro Cantone. Riguardo all'urgenza di rivedere il sistema di nomina dei magistrati per garantire che la selezione sia basata su considerazioni di merito piuttosto che su connessioni politiche o personali, è essenziale che il sistema promuova i migliori talenti, basati esclusivamente sulle loro capacità, esperienza e integrità dando il peso politico una ponderazione marginale".
Di fronte a questa situazione, i Verdi Liberali Ticino "si impegnano a proporre e supportare iniziative volte a riformare il sistema di nomina dei magistrati. Nei prossimi giorni, annunceremo dettagli sulle proposte di modifica e valuteremo il lancio di un'iniziativa popolare. L'obiettivo è garantire che i cittadini del nostro Cantone possano beneficiare di un sistema di giustizia guidato dai migliori principi di competenza e indipendenza, liberi da influenza politica o personale spropositati".
Concludendo, i Verdi Liberali Ticino chiamano "tutte le forze politiche e i cittadini a riflettere sull'importanza di mantenere la nostra giustizia al riparo da interessi particolaristici e a lavorare insieme per promuovere un sistema di nomina che onori i valori di competenza, trasparenza e integrità. È ora di porre fine al poltronismo nella giustizia".