L'interpellanza del presidente del Centro: "Possiamo far finta di nulla, chiudere occhi e orecchie, voltare la testa dall’altra parte, ma se sentiamo e non verifichiamo, non faremmo il nostro dovere"
BELLINZONA - Dopo la pubblicazione dell’articolo della Regione sull’incidente occorso al consigliere di Stato Norman Gobbi, nel quale si riporta anche la versione del ministro (NE ABBIAMO PARLATO A LISCIO E MACCHIATO), la segreteria del Centro ha diramato il testo integrale dell’interpellanza sul caso presentata al Governo dal presidente Fiorenzo Dadò. Un atto parlamentare nel quale non si fa il nome di Gobbi, ma che pone una serie di domande puntuali sulle circostanze del fatto e sulla gestione dell’incidente da parte della Polizia. Ecco testo e domande dell’interpellanza.
Premessa
La fiducia della popolazione nei confronti delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti è un bene collettivo prioritario e rappresenta senza alcun dubbio il principale fondamento del nostro Stato di diritto. Come tale, questo valore va promosso e preservato con convinzione, indipendentemente dagli interessi dei singoli o di una cerchia ristretta di persone. In un periodo storico in cui si assiste a preoccupanti segnali di una lenta erosione della fiducia nei confronti dello Stato e della Giustizia da parte dell’opinione pubblica, è nostro dovere di rappresentanti delle Istituzioni intervenire per dissipare ogni possibile equivoco o dubbio che ne possa ulteriormente minare le fondamenta.
La relazione di fiducia Stato-cittadino, che dovrebbe essere evidente, si esplica in particolare nei confronti dei rappresentati dei tre poteri: Esecutivo, Legislativo e Giudiziario.
L’agire quotidiano, sia pubblico che privato, di coloro che rappresentano questi tre poteri deve essere d’esempio per il cittadino e conforme sia alla carica che rivestono che ai compiti che la stessa richiede. Errare humanum est, se qualcuno fa un errore, lo deve dire senza nascondersi. Pertanto, quando vacilla questo aspetto o si assiste all’insinuarsi del dubbio sul modo di agire come in questo caso, occorre intervenire subito con trasparenza per sbaragliare il campo dai sospetti, poiché viene intaccata l’immagine delle Istituzioni e la fiducia del cittadino viene a cadere.
L’impellenza e l’interesse pubblico di questa Interpellanza (descritta in seguito), è evidente ed è dato dal presunto coinvolgimento di una/un rappresentante del Consiglio di Stato e di non ben definiti organi della Polizia cantonale, in una situazione i cui contorni vanno chiariti con tempestività e trasparenza, onde dissipare al più presto qualsiasi ambiguità o sospetto di “abuso di potere o favoreggiamento” che coinvolgano le Istituzioni.
Possiamo far finta di nulla, chiudere occhi e orecchie, voltare la testa dall’altra parte, ma se sentiamo e non verifichiamo, non faremmo il nostro dovere.
Il testo dell’interpellanza
In questi mesi si è diffusa capillarmente sul territorio ticinese la voce di un sospetto atteggiamento di favore da parte della polizia verso una/un politica/o che parrebbe essere allarmante, in quanto lesivo dell’immagine delle Istituzioni e della relazione di fiducia Stato- cittadino. La questione, vista l’implicazione, deve urgentemente essere verificata dal Governo e chiarita in modo ineccepibile di fronte alla cittadinanza.
La notizia indicherebbe che una o un non ben precisato rappresentante dello Stato, sembrerebbe una o un membro del Governo, sia stata/o coinvolta/o in un incidente della circolazione di una certa gravità. A destare sospetti tra i cittadini non è ovviamente l’incidente in sé, ma i risvolti a esso collegato, che parrebbero coinvolgere anche il Corpo di polizia.
Questi “rumors”, fattisi sempre più insistenti tra la gente da Chiasso ad Airolo, stanno generando nella cittadinanza gravi sospetti che non possono venire ignorati da chi ne viene a conoscenza, ancor meno se questi sono stati eletti nelle Istituzioni e hanno anche il compito di vigilare. Va pertanto chiarito subito di fronte al Gran Consiglio, quale organo di vigilanza, se il fatto è realmente avvenuto e, semmai venisse confermato, i precisi contorni della vicenda, in quanto i dubbi risultano lesivi dell’immagine generalizzata dell’intero collegio governativo e delle forze di polizia.
Se non viene tempestivamente chiarito, come si può comprendere, tutto questo potrebbe danneggiare l’immagine e la credibilità di persone completamente estranee ai fatti e quindi delle Istituzioni di fronte ai cittadini.
Vista la possibile portata istituzionale, la necessaria trasparenza che viene richiesta mira a fare luce su questo episodio, nella speranza che nulla di quanto viene oggi ipotizzato nel Paese, sia realmente capitato.
L’obiettivo ultimo di questa richiesta è pertanto quello di preservare il clima di fiducia tra cittadino e Stato e quindi dissipare il sospetto che si è pericolosamente diffuso anche nei confronti della Polizia, i cui agenti, è bene ricordare, al momento del loro insediamento abbracciano un codice deontologico secondo il quale il loro agire sarà sempre dettato da onestà, integrità e lealtà (art. 7 e 8 del Codice deontologico).
Le domande al Consiglio di Stato
- Corrisponde al vero che una o un consigliera/e di Stato sia stata/o vittima- protagonista di un incidente della circolazione nel novembre 2023?
In caso negativo:
Chiarezza è stata fatta e il caso è chiuso.
In caso affermativo:
a) Data, ora, luogo dell’incidente?
b) Quanti veicoli sono stati coinvolti e in quale cantone/nazione sono immatricolati?
c) Ci sono stati danni materiali? Di quale entità? (spiegazione esatta del tipo di sinistro).
d) Ci sono stati danni alle persone? In caso affermativo, si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza? Chi ha allertato l’intervento sanitario?
e) Erano presenti altri testimoni oltre alla/al protagonista alle/ai protagoniste/i dell’incidente? Se sì, chi, cosa facevano sul luogo dell’incidente e che ruolo hanno avuto?
f) Le auto accidentate potevano ancora viaggiare autonomamente o sono state evacuate dal luogo dell’incidente dal soccorso stradale? Se sì, orario, data, località e cantone in cui sono state depositate le vetture.
g) È intervenuta una pattuglia di polizia cantonale e/o comunale sul luogo dell’incidente?
In caso negativo:
Perché non è stata allertata? Chi ha preso questa decisione? Per incidenti analoghi (orario del sinistro, gravità, ecc), il cittadino sarebbe tenuto ad allertare la polizia? Se sì, come mai non è stato fatto? Se no, questa “regola” possiamo ritenerla d’ora innanzi una prassi che vale per tutti i cittadini?
In caso affermativo:
- Chi ha attivato l’intervento della polizia? È stato redatto un verbale? Indicare orario esatto di chiamata e orario esatto di arrivo della pattuglia sul luogo del sinistro
- Gli agenti intervenuti sul luogo dell’incidente, hanno proceduto all’accertamento dei fatti secondo le normali direttive?
- Quali sono queste direttive? Vengono sempre applicate? Se no, in quali casi si può soprassedere?
- Vige l’obbligo di un controllo alcolemico immediato o tale controllo può essere effettuato anche a diverse ore dal sinistro? Se si, con che modalità e in quali casi questa procedura è fattibile?
- Nel caso specifico, sono stati eseguiti sul luogo dell’incidente gli esami di routine per stabilire l’idoneità alla guida della/del/dei protagonista/i?
- Se sì, cosa è stato constatato? Quali esami sono stati eseguiti e quale esito hanno dato (indicare i risultati, anche di ev. esami di laboratorio)? L’etilometro in dotazione alle pattuglie della polizia, registra i dati automaticamente? Questi dati sono tutt’ora disponibili? Cosa indicano? (indicare i dati per i singoli protagonisti)
- Da chi sono stati eseguiti questi esami? A che ora precisa (orario esatto per i singoli protagonisti)? Se non sono stati eseguiti immediatamente all’arrivo della pattuglia, cosa è avvenuto nel lasso di tempo tra l’arrivo della polizia e l’esame effettivo?
- Questo tipo di sinistro, dalla polizia, è considerato: bagatella, lieve, medio-grave o grave? Ci sono differenze di procedura per le differenti casistiche? Se sì, quali?
- Ci sono stati dei provvedimenti amministrativi e/o penali? Se si, di cosa si tratta e nei confronti di chi? Se no, come mai? È dipeso dall’assenza di infrazione alla legge sulla circolazione stradale o da altri motivi?
- A tutt’oggi esiste un dossier sull’incidente? In caso affermativo: dove si trova e chi è autorizzato a consultarlo? Si chiede di descrivere in modo puntuale la situazione, le motivazioni e le modalità degli accertamenti, con i relativi orari precisi di rilevamento, persone contattate e tutte le informazioni utili per capire cosa è successo e chi ha preso le decisioni di tale procedere (persone direttamente coinvolte, agenti intervenuti o contattati e/o altri) presenti nel dossier. In caso negativo: perché non esiste un dossier? È prassi usuale in questi casi? Chi ha deciso di adottare questa “modalità”?
- In quante situazioni comparabili (orario del sinistro, entità del danno, numero persone coinvolte, ecc), in cui di fronte a un incidente avvenuto sulle strade comunali, cantonali o nazionali in Ticino in tutto il 2023, la pattuglia di polizia intervenuta non ha proceduto immediatamente (appena giunta sul posto) alla verifica alcolemica/idoneità alla guida?