Norman Gobbi è stato coinvolto alcuni mesi fa in un incidente e, dopo essere risultato positivo al primo controllo alcolemico, sarebbe stato sottoposto al secondo. Si tratta di uno strumento in uso dal 2016
BELLINZONA - I rumors, secondo Fiorenzo Dadò, erano nell'aria già da un po', ma dopo la sua interpellanza l'incidente di Norman Gobbi è divenuto uno degli argomenti più chiacchierati e discussi del Cantone. I fatti, confermati dal Consigliere di Stato, parlano di un sinistro, che non ha provocato "ma è accaduto perché un veicolo ha lasciato la corsia di emergenza immettendosi in quella di scorrimento senza accorgersi che stavo sopraggiungendo: l’impatto, pur con la prudenza dovuta, è stato inevitabile". I dubbi riguardano invece il test dell'alcool. I valori del Ministro sarebbero risultati leggermente superiori alla norma, "sono quindi stato sottoposto al test probatorio, quello definitivo, da cui è risultato che ero nella norma. Il tutto si è svolto – sia ben chiaro – nel rispetto della procedura", ha spiegato a La Regione.
I dubbi di Dadò
Dadò non ne sarebbe del tutto convinto, e nella sua interpellanza chiede se esiste un verbale e, nel caso non ci fosse, come mai non sia stato redatto. Insomma, nemmeno troppo velatamente si accenna a favoritismi da parte della Polizia a Gobbi. "In questi mesi si è diffusa capillarmente sul territorio ticinese la voce di un sospetto atteggiamento di favore da parte della polizia verso una/un politica/o che parrebbe essere allarmante, in quanto lesivo dell’immagine delle Istituzioni e della relazione di fiducia Stato- cittadino. La questione, vista l’implicazione, deve urgentemente essere verificata dal Governo e chiarita in modo ineccepibile di fronte alla cittadinanza", scriveva Dadò. "La notizia indicherebbe che una o un non ben precisato rappresentante dello Stato, sembrerebbe una o un membro del Governo, sia stata/o coinvolta/o in un incidente della circolazione di una certa gravità. A destare sospetti tra i cittadini non è ovviamente l’incidente in sé, ma i risvolti a esso collegato, che parrebbero coinvolgere anche il Corpo di polizia".
La Polizia non si esprime, dato che è stato depositato un atto parlamentare, cui verrà data risposta nella seduta di Gran Consiglio del 15 aprile (dove verosimilmente poi verrà richiesta una discussione generale).
Che cosa è il test probatorio
In ogni caso, che cosa è il test probatorio e come avvengono i controlli? Dal 2016, infatti, "è stato introdotto l’accertamento etilometrico probatorio, che non rileverà più la quantità di alcol nel sangue, bensì la sua concentrazione nell’aria espirata", come si legge sul sito dell'USTRA. "A cambiare saranno le unità di misura e i valori, ma le regole e le norme in vigore rimarranno invariate. Dal 1° ottobre 2016, in circostanze normali, l’esame del sangue per accertare il tasso alcolico degli utenti della strada in occasione dei controlli di polizia sarà storia vecchia". I prelievi di sangue avvengono solo in casi particolari (quando si sospetta che siano state assunte sostanze stupefacenti o in presenza di malattie respiratorie o danni a seguito dell'incidente), altrimenti si usano "gli etilometri probatori, in grado di misurare appunto con valore probatorio la quantità di alcol nell’aria espirata: in futuro basterà fare un bel respiro e soffiare in un beccuccio per provare in maniera affidabile un’eventuale compromissione della capacità di guida".
A cambiare sono le unità di misura. Sempre USTRA: "Non si parlerà più di alcolemia espressa in per mille, bensì di milligrammi di alcol per litro di aria espirata. Anche i valori cambiano di conseguenza: quelli per mille, divisi per due, indicheranno la concentrazione di alcol nell’aria espirata. L’attuale 0,5 per mille corrisponderà a 0,25 milligrammi per litro, mentre lo 0,8 per mille a 0,4 milligrammi per litro". Le norme, però, e la quantità di alcol consentito restano le stesse.
Come avvengono, quindi, i controlli? "Il conducente fermato dalla polizia dovrà soffiare nel tubicino dell’etilometro. Se il risultato è inferiore a 0,25 mg/l, potrà rimettersi al volante, a patto di non sottostare al divieto di guida sotto l’effetto dell’alcol (ad es. neopatentati e conducenti di autocarri); compreso tra 0,25 e 0,39 mg/l, potrà accettarlo firmando. In caso di rifiuto, seguirà l’accertamento etilometrico probatorio con il nuovo apparecchio. Se il valore sarà pari o superiore a 0,40 mg/l, sarà obbligato a sottoporsi al test con l’etilometro probatorio. La polizia ha tuttavia la facoltà di disporre direttamente l’accertamento etilometrico probatorio", spiega USTRA.
L'etilometro probatorio, che ha "le dimensioni di una ventiquattrore, pesa circa cinque chili e è dotato di un tubo con un beccuccio e di una maniglia che ne facilita il trasporto", viene usato per il secondo controllo. "Chi è sottoposto al test probatorio deve soffiare per almeno cinque secondi in un beccuccio collegato al nuovo etilometro, che rileva la concentrazione di alcol nell’aria espirata. Affinché l’esito abbia effi-cacia probatoria in tribunale, l’etilometro effettua sullo stesso campione di aria espirata due misurazioni indipendenti a distanza di pochi secondi l’una dall’altra. Soltanto se entrambi i valori coincidono viene visualizzato un risultato valido, escludendo così qualsiasi possibilità di errore. Per garantirne il perfetto funzionamento, ciascun etilometro è revisionato periodicamente dall’Istituto federale di me-trologia METAS".
"Quando sono stati svolti i controlli?"
I valori di Norman Gobbi al secondo controllo sarebbero risultati nella norma. "Se mi avessero ritirato la patente, lo avrei subito comunicato pubblicamente scusandomi con i ticinesi. Ma non ci sto quando mi si mette in cattiva luce per cose non vere", ha detto lui.
Dadò vuole però sapere i dettagli. "Vige l’obbligo di un controllo alcolemico immediato o tale controllo può essere effettuato anche a diverse ore dal sinistro? Se si, con che modalità e in quali casi questa procedura è fattibile?", si leggeva nel suo testio. "Nel caso specifico, sono stati eseguiti sul luogo dell’incidente gli esami di routine per stabilire l’idoneità alla guida della/del/dei protagonista/i? Se sì, cosa è stato constatato? Quali esami sono stati eseguiti e quale esito hanno dato (indicare i risultati, anche di ev. esami di laboratorio)? L’etilometro in dotazione alle pattuglie della polizia, registra i dati automaticamente? Questi dati sono tutt’ora disponibili? Cosa indicano? (indicare i dati per i singoli protagonisti). Da chi sono stati eseguiti questi esami? A che ora precisa (orario esatto per i singoli protagonisti)? Se non sono stati eseguiti immediatamente all’arrivo della pattuglia, cosa è avvenuto nel lasso di tempo tra l’arrivo della polizia e l’esame effettivo?".