Alcune schede per il Municipio e il Consiglio Comunale sono state modificate con il bianchetto, in modo dilettantesco, tanto da far decidere per l'annullamento dell'elezione. Intanto si indaga per capire chi è stato
BELLINZONA - L'annullamento delle elezioni a Arbedo-Castione a seguito della scoperta della manomissione di alcune schede tiene banco a alcuni giorni dagli scrutini: mentre negli altri comuni ticinesi si insediano i Municipi e si tirano le somme della campagna elettorale, lì è tutto da rifare e soprattutto bisogno capire che cosa è successo e chi ne è il responsabile. Il Ministero pubblico ha aperto una inchiesta, che al momento è contro ignoti. Non si hanno, quindi, ancora degli accusati.
Le ipotesi di reato sono di frode elettorale e incetta di voti.
Una cinquantina di schede per la composizione del Municipio e di un numero minore di schede per il Consiglio Comunale erano state modificate col bianchetto, come confermato anche dal Cancelliere Arnoldo Coduri. Si è trattato di una manomissione attuata in modo dilettantesco, tanto da risultare evidente appena si è passati alla fase di controllo delle buste. Ma non si sa chi sia stato.
Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di comprenderlo. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore generale Andrea Maria Balerna.