Le manipolazioni sarebbero state gestite da una sola persona (o mano), che avrebbe cancellato con il bianchetto il voto di lista espresso dagli elettori sostituendolo con un altro, e il fatto avrebbe coinvolto una delle due liste del PLR
ARBEDO CASTIONE - Sarà contento il procuratore generale Andrea Pagani, che oltre all’inchiesta sull’incidente stradale che ha coinvolto il ministro Norman Gobbi gli capita anche la tegola dei presunti brogli elettorali ad Arbedo-Castione, l’unico comune che sul sito del Cantone risulta ancora “in attesa di scrutinio”. Il risultato, infatti, non è mai arrivato.
La Cancelleria dello Stato ha fatto sapere in serata che nel corso dei lavori di spoglio al momento dell’apertura delle schede di voto sono state riscontrare “alcune irregolarità relative a una cinquantina di schede di voto per il Municipio e alcune per il Consiglio comunale. Lo spoglio è stato immediatamente interrotto e il caso è stato segnalato all'Ufficio cantonale d'accertamento”. A quel punto le possibilità erano due: annullare le schede manipolate o annullare l’elezione. Meglio la seconda.
“Constatando che le irregolarità consistono in sistematiche manipolazioni delle schede – riferiva la Cancelleria - nella sua veste di autorità di vigilanza sulle operazioni di spoglio e di proclamazione dei risultati, l'Ufficio cantonale di accertamento ha deciso di annullare l'elezione del Municipio e del Consiglio comunale” e di segnalare il caso al Ministero pubblico, che ha disposto il sequestro delle schede stesse.
Ma che cosa è successo? Dalle indiscrezioni circolate in serata si apprende che le manipolazioni delle schede sarebbero state gestite da una sola persona (o mano), che avrebbe cancellato con il bianchetto (tipex) il voto di lista espresso dagli elettori sostituendolo con un altro, e che il fatto avrebbe coinvolto una delle due liste del PLR di Arbedo e di Castione. Non solo: le manipolazioni avrebbero interessato anche dei candidati, e in questo caso sarebbero state utilizzate, per correggere il voto originario, penne dai colori diversi, una volta nero, un’altra blu. Tutto questo è successo in Ticino nell’aprile 2024, in un piccolo comune, dove evidentemente ci sono beghe interne al PLR. E qualcuno ha commentato: ma dai, nemmeno a Corleone…