Il sit-in di solidarietà al popolo palestinese inizierà in serata. Luisa Lambertini: "Quando gli agenti entrano in un campus universitario è un po’ una sconfitta per tutti”
LUGANO - “In solidarietà al popolo palestinese e alle persone che stanno portando avanti varie azioni di disturbo in diverse opportunità del mondo, ci troviamo all’USI di Lugano”. Il collettivo SOA il Molino ha annunciato, tramite un volantino pubblicato sul proprio sito, una protesta all’Università per dire “stop al genocidio” del popolo palestinese. Il ritrovo è fissato per le 18.30 con un “apericena”, al quale seguirà alle 20 l’intervento del Coordinamento Unitario in Solidarietà alla Palestina.
“E te pareva se si facevano sfuggire la possibilità di fare un po' di bisboccia... – commenta su Facebook il deputato e presidente dell’UDC luganese Alain Bühler -. Ovviamente, rettorato, professori e autorità staranno comodamente alla finestra, mentre andrà in scena l'ennesima parata antisemita al grido di "dal fiume al mare, la Palestina sarà libera", dopo quelle di Losanna, Ginevra, Friborgo, Zurigo, Berna e Basilea…”.
E proprio alla rettrice, Luisa Lambertini, ha dato voce ieri sera Ticinonews, il tg di TeleTicino: “Abbiamo avuto notizia di un evento che avrà luogo qui nei giardini del campus ovest. Non è organizzato dalle nostre associazioni studentesche, bensì da gruppi esterni, che non hanno quindi chiesto il nostro permesso”.
I ragazzi, ha aggiunto Lambertini, “ci stanno ricordando di una grandissima crisi umanitaria che sta avendo luogo a Gaza, e noi come università dobbiamo essere il luogo dove il discorso e il confronto su queste tematiche deve venire accolto”.
Ma… “Abbiamo un piano che prevede, nel caso in cui la situazione abbia un’escalation, di far intervenire le forze dell’ordine. Sarebbe un peccato. Io credo che quando gli agenti entrano in un campus universitario è un po’ una sconfitta per tutti”.