POLITICA E POTERE
Il lupo ai Monti. Dopo Lavizzara la denuncia e la foto shock del Patriziato di Brissago: "La gente è preoccupata"
"È ora di agire con decisione per proteggere il nostro territorio e garantire la sicurezza della nostra comunità"
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BRISSAGO - Il Patriziato di Brissago ha diramato oggi un comunicato stampa nel quale lancia l'allarme per la presenza del lupo sui monti del paese. La nota, inviata dal segretario, Fausto Beretta, denuncia l'immobilismo del Governo ed é accompagnata da due foto di una recente predazione di un capriolo. L'iniziativa segue di pochi giorni l'allarme lanciato dal comune di Lavizzara. Ecco il testo di Brissago.

"Il Patriziato ha recentemente inviato una lettera formale al Consiglio di Stato per esprimere profondo dissenso e preoccupazione riguardo alla mancata gestione della presenza del lupo sul territorio di Brissago. Questo appello segue l'ennesimo ritrovamento di carcasse animali predate dal lupo in aree altamente antropizzate nei monti circostanti Brissago, un evento che suscita allarme tra la popolazione locale. Negli ultimi mesi, abbiamo registrato un crescente numero di attacchi da parte dei lupi, che ha sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per la gestione e la conservazione del nostro territorio. La situazione sta degenerando!

Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini che ci riferiscono di sentirsi sempre più insicuri nell'usufruire dei monti, storicamente luoghi di lavoro, svago e cultura per la nostra comunità. Il problema non riguarda solo la sicurezza, ma anche la sostenibilità delle pratiche agro-pastorali che da secoli caratterizzano il territorio di tutto il cantone. La presenza del lupo sta scoraggiando i giovani dall'intraprendere l’attività agro-pastorale, rendendo sempre più difficile mantenere vive attività che da secoli contribuiscono a generare ricchezza e benessere per il territorio. Questo fenomeno, insieme all’abbandono delle pratiche pastorali già diffuso, rischia di compromettere la conservazione di tutte le bellezze territoriali di cui ci pregiamo riconosciute anche a livello nazionale per il loro elevato valore ecologico e paesaggistico. Nel nostro caso, uno studio recente, ha evidenziato l'importanza di una gestione attiva della pastorizia per la conservazione di questi ecosistemi unici.

Il progetto proposto include interventi mirati al recupero e alla valorizzazione dei prati secchi del Pizzo Leone, tra cui l'introduzione di razze di bestiame adatte come lo zebù nano, la gestione sostenibile delle risorse idriche e il ripristino di strutture agricole abbandonate. Senza un controllo efficace della popolazione di lupi, i progetti previsti non potranno mai essere realizzati. Questo non rappresenterebbe solo una perdita ecologica, ma anche culturale e storica per la nostra comunità.

Denunciamo fermamente l'immobilismo politico e la mancanza di iniziative da parte del Consiglio di Stato, e sollecitiamo interventi immediati. Riteniamo riprovevole che le autorità continuino a ignorare una situazione che sta mettendo a rischio il nostro patrimonio naturale e culturale. È ora di agire con decisione per proteggere il nostro territorio e garantire la sicurezza della nostra comunità. Il nostro territorio sta vivendo un'emergenza che richiede un intervento immediato. Non possiamo più accettare che l'indifferenza delle autorità continui a mettere in pericolo il futuro del nostro patrimonio".

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