Il PLR presenta una soluzione per "spendere meglio i 420 milioni di franchi di sussidi preventivati"
BELLINZONA – "800 franchi in meno di premi di cassa malati per tutti? Si può fare". Questo il titolo di una soluzione presentata dal PLR e inoltrata al Governo sotto-forma di interpellanza. "Il Canton Ticino - si legge nel comunicato - spende ogni anno oltre 420 milioni di franchi in sussidi di Cassa malati, perché circa un terzo della nostra popolazione fa fatica a pagare i premi a fine mese. Ma questi soldi sono ben spesi, o si potrebbe farne un uso più efficiente, parsimonioso e a beneficio di tutta la cittadinanza? Il Gruppo PLR – supportato dal gruppo di lavoro tematico che si occupa di sanità e sicurezza sociale – ha quindi elaborato un’interpellanza che pone le basi per un intervento strutturale e immediato: aumentare il grado di copertura dei costi ospedalieri stazionari per ridurre significativamente i premi dell’assicurazione malattia – almeno per il 2026 e 2027 – per tutti i 350'000 cittadini-assicurati ticinesi fino ad una quota del 14-15%, ossia circa 800 franchi l’anno".
"Un’ipotesi che potrebbe anche configurare la base per un controprogetto concreto alle iniziative di Lega e PS, la prima inefficace e la seconda insostenibile. L’ipotesi di lavoro messa sul tavolo dal PLR ripercorre quanto già in atto nel Canton Zugo, dove il grado di copertura dei costi ospedalieri cantonali è stato portato al 99%, mentre in Ticino è attualmente del 55%. Ben coscienti che la situazione finanziaria del nostro Cantone è ben diversa rispetto a quella di Zugo, se anche il nostro Cantone aumentasse la percentuale di copertura di quei costi dal 55% attuale ad una percentuale superiore (65%, 75%, 85%, 95%), attingendo dai contributi RIPAM si potrebbe ottenere un risultato positivo e davvero efficace per tutti nella riduzione dei premi di cassa malati".
E ancora: "Si tratta in pratica soltanto di stabilire in che misura attingere dai contributi RIPAM attuali per ridurre i premi di Cassa malati di tutti i cittadini ticinesi. Con un contributo minimo di 100 milioni, ad esempio, si dovrebbe ottenere una riduzione dei premi del 5% circa, mentre che con un contributo massimo di 280 milioni (importo necessario per raggiungere la copertura del
95% dei costi ospedalieri – pubblici e privati - stazionari) la riduzione dei premi dovrebbe arrivare al 14/15% circa, ossia circa 800 franchi all’anno per ogni cittadino assicurato. È di conseguenza ipotizzabile che una drastica diminuzione dei premi (del 14/15% circa) possa contribuire in modo significativo alla diminuzione del numero dei beneficiari dei contributi RIPAM ordinari".
Secondo il PLR, "l’aumento di copertura dei costi ospedalieri stazionari dovrebbe avere peraltro un maggior impatto di riduzione dei contributi RIPAM per le beneficiari delle prestazioni complementari AVS/AI. Questa soluzione permetterebbe anche al Dipartimento sanità e socialità di avere maggiore potere negoziale per le prestazioni fornite da ospedali e cliniche, ridurrebbe la burocrazia e semplificherebbe la gestione dei sussidi. Considerate le recenti iniziative e gli atti parlamentari sul tema, che attestano la volontà dei Partiti di voler compensare l'aumento significativo dei premi dell’Assicurazione malattia o con la deducibilità fiscale integrale dei premi - che favorisce (solo) chi paga le imposte (e in maniera preponderante chi ha redditi alti) - o con l'aumento dei sussidi RIPAM, con evidenti conseguenze negative sulle finanze del Cantone, il PLR chiede al governo di considerare questa ipotesi di lavoro come base per un controprogetto per le due iniziative".